Atti Notarili degli Arbëreshë di Calabria



Le Umane Vicende dei Nostri Antenati
Trascrizioni, riassunti e traduzioni di documenti originali organizzati in ordine cronologico © 2001-2007 Alicia Bodily

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1761

CAPPARELLO, Natale - Last will and testament transcription from the original (See English version).

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Giacomo SEVERINO di Firmo; 1760;
         f. 31-32 (18 Agosto 1761).
         Natale CAPPARELLO della Terra di Acquaf[ormosa] Testamento Nuncupativo

         "In Dej nomen amen Regnante & Die vero vigesima octava Mensis Agusti anno milessimo 
         septingentessimo sexagesimo primo Nona Indixione in Terra Acquaformosœ & nos &=
         A preghieri á noj infrascritti Giudice á Contratto Notaro e Testimoni fattoci p[er] 
         parte di Natale CAPPARELLO. Personalmente ci siamo conferiti alla casa di sua 
         solita abitazione sita, e posta dentro á questa Terra d'Acquaformosa, e proprio 
         nella contrada detta la Concezione confine da un lato la casa di Gio[vanni] Batista 
         RINALDI dell' altro lato le case del Dott[ore] Fisico D[onno] Francesco Antonio 
         CAPPARELLO, e altri fini & essendo gionti in essa Casa abiamo ritrovato lo detto 
         Natale CAPPARELLO giacente in letto infermo di Corpo, sano però p[er] Dio 
         gratias di mente vista et inteletto, e con retta memoria asistente il quale 
         considerando il stato fragile, e caduco di questa vita umana, e che nessuna cosa è 
         piu certa della morte, incerta l'ora di questa, e mentre che Dio no[n] volesse 
         passasse da questa vita abintestato, e fra li suoj eredi, e successori avessero 
         qualche discordia, percioche nel retto senzo, e locuzione á determinato di fare 
         il suo ultimo Nuncupativo Testamento...
         E piacendo alla Sua Divina misericordia levarlo da questa a miglior vita vuole che 
         il suo corpo sia sebelito in questa Parocchial Chiesa sotto il titolo di S. 
         Gio[vanni] Batista, e proprio nella Seboltura delli suoj andenati=
         E perche l'istituzione dell'Eredi è capo, e principio di qualsivoglia Testamento 
         se[n]za la quale il Testamento p[er] disposizione di legge di dice per nullo e 
         p[er] tanto esso Natale CAPPARELLO Testatore p[er] ogni miglior via che puote e 
         dalle leggi li viene promesso, istituisce crea, e fa, e colla sua propria bocca 
         nomina ad Andriana MATRANGOLO sua affezionatissima Madre Erede universale e 
         particolare sopra tutto e qualsiasivogliano suoj beni mobili stabili oro argento 
         nome di debitori essigenze denaro contante raggioni azione, e ogni altro dovunque 
         sito, e posto in qualsiasivoglia cosa consistente & Si de fidejcomissi che della 
         Sua Madre Erede abia d'osservare ad unquem giusta la Sua Seria continenza, e 
         tenore=  
         Inprimus lascia esso testatore á Domenico suo F[rate]llo una meta di pagliaro che 
         possiede alla sua Chiusa nel farneto, e proprio quello pagliaro che tiene assieme 
         con Luca CAPPARELLO suo F[rate]llo= Item, lascia esso Testatore un tumilo, e 
         mezzo di grano al Rev[eren]do D[onno] Domenico RAJMONDO, e D[onno] Luca 
         BUONO di celebrare tante messe basse alla raggione dun carlino luno, e dette 
         messe si devono celebrare subito che sarà seguita la sua morte= 
         Inderogatus se volesse testare legato pio al Regio Albergo di Napoli = dixit 
         Sig[no]re no[n] posso testarli cosa veruna p[er]che teneo a mia Madre povera 
         in stato di povertà...
         Presentibus 
         Il Magnifico Francesco RUSSO Regio Giudice a Contratti
         Gregorio CORDOANA, Gio[vanni] Batista BARLETTA, Diego VACCARO, Fran[ces]co Antonio 
         GRILLO, Gio[vanni] Batista CAPPARELLO di Turo, Gabriele CAPPARELLO di Diego, e 
         Francesco Antonio CAPPARELLO di Turo"

		 
		 English version (See transcript of the original) 
		 
         Archivio di Stato di Castrovillari; Notary Giacomo SEVERINO of
         Firmo; 1761; ff. 31-32 (18 Aug 1761).
         Testament of Natale CAPPARELLI of Acquaformosa, living in Contrada
         La Concezione, neighboring the house of Giovanni Battista RINALDI on 
         one side, and on the other, the house of Dr. ("fisico") D. Francesco 
         Antonio CAPPARELLI. He was found sick in bed.
         He wants to be buried in the local church, in the place where his
         ancestors were buried before him.
         His heir is his mother Andriana MATRANGOLO over all he owns. He also 
         leaves to his brother Domenico "half of the hay barn ("pagliaro") 
         that he owns with his brother Luca, located in his own "chiusa" in the Farneto."
         He leaves 1/2 tumolo of grain to the Rev. Domenico RAIMONDO and to D.
         Luca BUONO for masses in his memory.
			   
		 [Link to the BUONO DI CONTE family, related to PACE of Ejanina]
		 


CAPPARELLO, Luca - Last will and testament transcription from the original (See English version).

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Giacomo SEVERINO di Firmo; 1761;
         f. 49-51 (10 Ottobre 1761).
         "Luca CAPPARELLO di Acquaf[ormosa] Testamento Nuncupativo

         "In Dej nomen amen Regnante & Die vero decima Mensis ottobris anno milessimo 
         septingentessimo sexagesimo primo Nona Indixione in Terra Acquaformosœ & nos &=
         A preghieri á noj infrascritti Giudice á Contratto Notaro e Testimoni fattoci 
         p[er] parte di Luca CAPPARELLO. Personalmente ci siamo condotti nella sua casa 
         sita, e posta dentro questa Terra d'Acquaformosa, e proprio nella contrada detto 
         il breggo confine la casa di Giuseppe MELE e Beatrice CAPPARELLO e altri fini & 
         et essendo giunto in essa casa abiamo ritrovato lo d[etto] Luca giacente in 
         letto in fermo di corpo, sano però di mente Dio gratias e nel suo retto parlare 
         parime[n]te con retta memoria asistente Il quale considerando il stato fragile, 
         e caduco di questa vita derrana, e che nessuna cosa è piu certa della morte, che 
         Dio no[n] volesse passasse da questa vita alintestato, e fra li suoj eredi, e 
         successori avessero qualche discordia, percio che nel retto senso, e locuzione 
         á determinato di fare il suo ultimo Nuncupativo Testamento...
         E piacendo alla Sua Divina misericordia levarlo da questa a miglior vita vuole 
         che il suo corpo sia sebelito nella Parocchial Chiesa di questa predetta Terra, 
         e proprio nella Seboltura delli suoj andenati=
         E perche l'istituzione dell'Eredi è capo, e principio di qualsivoglia Testamento 
         se[n]za la quale il Testamento p[er] disposizione di legge di dice per nullo e 
         p[er] tanto esso Luca CAPPARELLO Testatore p[er] ogni miglior via che [...] o 
         dalle leggi divine promisse, istituisce crea, e fa, e colla propria bocca nomina 
         a Daniele CAPPARELLO suo affezionatissimo Fratello Erede universale e particolare 
         sopra tutto e qualsiasivoglia suoj beni mobile stabile oro argento nome di debitori 
         essigenze denaro contante raggioni azione, e ogni altro dovunque site, e poste in 
         qualsiasivoglia cosa consistente p[er] ratas escetto delli delli infrascritti 
         legati & Si de fidej comisse che ad [..] quem d[ett]o suo F[rate]llo Erede abia da 
         essecutare giusta la Sua Seria continenza e Tenore Item lascia á sua moglie Rosa 
         BALZANO una vacca con uno vitello apresso, una porzione di vignia Sita, e posta 
         nella contrada detto il Salcono confine l'eredi di Costan[t]ino CAPPARELLO, e 
         Scondrilico ELMO, altri fini & [I]tem una porzione di Chiusa a luogo d[etto] il 
         Farneto e le com[?]ate alborate con porzione di vignia, e la metà di un pagliaro 
         coverto con ceramili, con assieme la massaria e maesi (?) che si atrova al 
         presente, Ancora uno Saccone, una coverta e una camastra di ferro, una Cascia di 
         legniame di fago, e tutto questo lo lascia á detta sua moglie Rosa BALZANO, e che 
         possa disponere á suo piacimento = Item lascia á sua madre Andriana MATRANGOLO uno 
         tumilo di grano sabito, che sarà seguita la sua morte, e mezo tumolo di germano 
         semindato nel luogo d[ett]o la fondaria del Palumbo = Itelm lascia a Natale suo 
         F[rate]llo una zappa nuova e un pajo di scarpe usate = Item lascia a Daniele Suo 
         Erede una cassa grande, e un paj di Sopra calzette = Item lascia á Gio[vanni] 
         Batista Suo F[rate]llo una cassa nuova = Item lascia a Dom[eni]co Suo F[rate]llo 
         un pajo di scarpe, e un barrile di vino = Item lascia al Rev[eren]do D[onno] 
         Dom[enic]o RAIMONDO un tumulo di grano e due barili di vino p[er] celebrare tante 
         messe basse alla raggione di grana dieci l'una = Item lascia una sua cappa usata 
         á Vincenzo BALZANO Suo Cognato = Item lascia il Seminato che si tiene assieme con 
         Angelo GRILLO á Teresa DI MARCO Sua Socera = Lascia p[er] Tuttore e Procuratore 
         Testamentario ad Angelo STRATICÒ Suo affezionatissimo F[rate]llo germano della 
         Terra di Lungro acciò Si compiacesse ponere in esecuzione questo espreso in questo 
         ultimo suo Nuncupativo Testamento = Inderogatus esso Testatore se volesse testare 
         legato pio al Regio Albergo di Napoli = dixit Sig[no]re no[n] posso laciare al 
         d[ett]o Regio Albergo p[er]che lascio li miej parenti in stato di povertà = 
         Presentibus pro testibus...
         Il Magnifico Francesco RUSSO Regio Giudice a Contratto
         Pietro Antonio MATRANGOLO, Giorgio VACCARO, Vincenzo CAPPARELLO di Diego, 
         Angelo VICCHIO, Andrea ARCIERI, Vincenzo DI MARI, e Natale MELE Testimonij"
		 
		 English version (See transcript of the original) 
		 
         Archivio di Stato di Castrovillari; Notary Giacomo SEVERINO of
         Firmo; 1761; ff. 46-51 (10 Oct 1761).
         Testament of Luca CAPPARELLI of Acquaformosa, living in Contrada
         Breggo, neighboring the house of Giuseppe MELE and Beatrice
         CAPPARELLI. He was found sick in bed.
         He wants to be buried in the local church, in the place where his
         ancestors were buried before him.
         He designates as his heir his brother Daniele CAPPARELLI. He leaves his
         wife Rosa BALZANO a cow with its calf, and a portion of vineyard at a
         place in Contrada Il Salcono, neighboring the heirs of Costantino
         CAPPARELLO and Scanderbeco ELMO; also a portion of "chiusa" at El
         Farneto with vines, and half of a hay barn covered with "ceramili" [tiles] 
         with the farm and assets. Also a straw mattress and a bed cover and an
         iron bedstead, a box [chest] made of beechwood, all of which she can use and
         enjoy.
         He leaves his mother Andriana MATRANGOLO a tumolo of harvested grain,
         and half a tumolo of grain planted in the place called la Fontana del
         Palumbo.
         He leaves his brother Natale a new hoe, and a used pair of shoes.
         He leaves his heir Daniele a big box [chest], and a pair of "sopra calzette". 
         He leaves his brother Domenico a new box [chest]. He leaves his brother Giovanni 
         Battista a pair of shoes and a barrel of wine.
         He leaves the Rev. D. Domenico RAIMONDO a tumolo of grain and two
         barrels of wine to celebrate masses in his memory for the value of
         10 grana for each.
         He leaves a used cloak to his brother in law Vincenzo BALZANO.
         he leaves the seeded ground he has with Angelo GRILLO to his mother in
         law Teresa DI MARCO; and he designates his "most affectionate" Angelo
         STRATICO' "fratello germano della terra di Lungro" as his "tuttore
         and procuratore testamentario."
         Note: A chiusa is a parcel of land that is enclosed, either by trees 
               or by other land. Sopra calzette are socks of some kind. I will 
               report as soon as I find out. 
               Usually a "fratello germano" is a full brother, child of the same parents.
               I don't know why the document describes Angelo STRATICÒ with this 
               term. I suspect that there was some license with this description. This is
               not the first time I see this loose interpretation of the term. A.B.
			   
		 [Link to the BUONO DI CONTE family, related to PACE of Ejanina]
		 


1768

RAIMONDO, Giuseppe Antonio - Last will and testament

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1768;
         f. 14-15 (10 August 1768).
         Testament of the Cleric Giuseppe Antonio RAIMONDO of Acquaformosa.
         His heirs are his children born in the marriage with Fortuna
         BELLUSCIO, Luigi, Silvio, Fedele, Bernardo, Simone, Nicola e Giacchino
         RAIMONDO who can divide the inheritance in equal portions after his
         wife's death.
         He leaves to Cintia and Maria the dowries, the same as they have already
         assigned to their daughter Veneranda, as well as the clothing.
         His heirs should give the same dowry and clothing to his sister Teresa
         RAIMONDO, when she requests it.
         He has received 100 ducats from the dowry of his wife Fortuna
         BELLUSCIO, which he has invested in the possession at El Galatro.
         If his wife wishes to marry again, she should be given 100 ducats for
         her dowry, plus 50 more from the possession at El Galatro.
         He leaves 10 ducats for masses up to 3 years after his death. His
         heirs should use other 5 ducats for the same purpose.
         
		 [Link to the Raimondo family genealogy site]
		 


1775

CAPPARELLI Dorotea - Dowry promise by Giuseppe CAPPARELLI

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Giacomo SEVERINO; 1775;
         f.    (29 June 1775). Marriage contract between Dorotea CAPPARELLI of
         Acquaformosa and Giuseppe DONATO of Firmo.
         Title: "Dorotea CAPPARELLI promisione di dote fatta da Giuseppe
                 CAPPARELLI Patre in contemplazione di Matrimonio con Giuseppe
                 DONATO."
         There is an agreement between Giuseppe CAPPARELLI of Acquaformosa,
         present in the town of Lungro, who is acting for himself and in the
         name of Dorotea CAPPARELLI, procreated from Giuseppe's marriage to
         Domenica MELE; and Giuseppe DONATO of the town of Firmo, present in
         the town of Lungro, who wants to make the necessary arrangements for
         his legitimate marriage to Dorotea.
         The father of the bride wishes to list the dowry. He promises 50
         ducats, the total to be paid within 3 years. Beyond this, he promises
         that the bride will have "la gonnella grande di Starnetta guarnita
         nelle spalle con Galone d'oro, e nella podana con pizillo d'oro.
         Item li promette li vestimenti all'uso delli Albanesi cioe' a cinque a
         cinque, cioe' cinque cappeli di veluto guarniti con laccetto d'oro,
         cinque camisce lavorate, cinque bamacette, due gonelle con guarnite di
         Fiandina verde cioe nelle spalle con trena d'oro e nella podana con
         il talone seu garella a passamano ed e[le]mosinale di Tafitano Russo con
         il pizzillo d'oro a torno una rezziglia uno pero di Sciquagli d'oro,
         due spincoli d'argento quali si devono consignare porzione del
         giorno dello sposalizio e il resto fra lo spazio d'anni tre e due
         cascie di legname di castagna nel giorno dello sposalizio che
         succedera con laggiuto del Sigr. dentro il mese di Novembre di
         questo corrente anno ....(?) alli fini."
         These arrangements have the consent of Angelo DONATO, father of the
         said Giuseppe, with the promise that if Dorotea dies without issue,
         the said dowry must be returned to her family.
         
		 [Link to the Pace-Bellusci family genealogy page]
		 


1781

RIMOLA Abramo - MASCI Lucrezia - Acuerdo de matrimonio

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1781; f. 38 verso (29 Luglio 1781)
         Contrato de matrimonio entre Abramo RIMOLA y Lucrezia MASCI, los 
         dos de Porcile.
         
         Se presentaron ante el notario en Frascineto la viuda Domenica GAETANO,  
         Domenico, Vincenzo y Pietro MASCI Madre e hijos respectivamente del 
         Casal de Porcile, a nombre y por parte de Lucrezia MASCI su hermana, 
         e hija de dicha viuda Domenica, cual vergine in Capillis... de 
         la primera parte= Veronica ALFANO viuda, y Abramo RIMOLA, madre, e 
         hijo respectivamenty también del Casal de Porcile, e igualmente hoy 
         en Frascineto, de la segunda parte= Lucrezia MASCI y Abramo RIMOLA han 
         convenido que se van a casar en agosto del año 1782, por iglesia. 
         Los hermanos MASCI y su madre prometen en dote a Abramo la suma de 
         40 ducados a pagarse en seis años, a comenzar del día del casamiento.
         Si no pagaran dentro de ese período, le van a entregar la casa donde 
         ahora vive su Madre, y el hijo [hermano] Vincenzo, cuya casa confina 
         con Giovanni [PACE] PITTARELLA, Giuseppe GROPPA, y Daniele DI PACE,
         y si no tuvieran más la casa, que le puedan pagar de a poco el resto 
         que quedara.
         Le promenten además los artículos de dote de acuerdo con la costumbre  
         albanesa, de a cuatro (Es decir, cuatro de cada uno de los artículos 
         prometidos), y dos "Casse de Murano" [baúles de madera, para guardar 
         frazadas y sábanas. Es posible que alguien haya provenido de Morano].
         La madre de Abramo le promete todos los muebles de la casa donde 
         viven, como así también la casa misma, con pacto y condición de que  
         él la deba "gobernar,[a ella], mantener y tratarla bien", y también 
         le promete esas pocas ovejas que tiene, y deben estar siempre unidos, 
         y no irse y abandonar a la Madre". Si la futura esposa muere sin herederos, 
         o con herederos que no lleguen a la edad de 7 años, la dote se debe 
         reintegrar a la familia de la esposa.  
         Presentes el Magnífico Felice Antonio SARACENI Real Juez a Contrato de 
         Castrovillari
         Dom[enico] FRASCINO
         Giambatt[ist]a FERRARI
         Andrea FERRARI Testigos de la Tierra de Frascineto
         Lucio PISARRI       
         Franc[esc]a Anto[nio] PACE de Porcile

		 [A la página de Alicia Malladas]
		 


1782

LAURITO Catarina - Sale of olive trees

         Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1782; f. 18-19
         21 luglio 1782
         Vendita d'olive fatta da Catarina LAURITO, Giovanni, e Pasquale
         MORTATI, madre e figli, a pro di Giambattista FERRARI q.m Giuseppe
         di Frascineto
         Estratto: Catarina LAURITO, Jure Romano vivente del q.m suo 
         marito Giambattista MORTATI, e Giovanni e Pasquale MORTATI, madre e 
         figli del Casale di Porcile, vendono a Giambattista FERRARI un terreno 
         di una tomolata, alborato con quarant'uno piedi di olive, ed altri alberi 
         fruttiferi, sito in Porcile, nel luogo detto il Feudo, confine verso 
         mezzogiorno con in beni di Giovandrea CILIBERTO, da tramontana 
         Martino DORSA, e da levante via Publica che si va a Porcile. 
         Ha un canone dovuto alla Camera Baronale di Cariati. Il terreno aveva 
         il prezzo di ducati 50.
		 
         Vedi un'altro documento che nomina Catarina LAURITO
         Torna alla pagina di Maurizio Re
		 


LAURITO Leonardo Testamento

         Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1782; f. 19-20
         31 luglio 1782
         Testamento Nuncupativo di Leonardo LAURITO del Casale di Porcile
         Estratto: Il testamento menziona sua moglie, Veronica RINALDI, e suoi
         figli Simeone, Cristoforo e Vittoria LAURITO.
         Simeone e Cristoforo sono suoi eredi universali, e particolari sopra
         tutti i suoi beni... distribuiti ugualmente trá essi.
         "Quall'ora il precitato Cristoforo prendesse per moglie la Figlia di
         Francesco ALFANO, sia q[ue]sto escluso della cennata eredità, non
         volendo aderire ad una tale sua volontà, ed in caso sia ostinato di
         di perfezzionarlo, sia ottenuto, e obbligato, egli il Cristoforo di
         prendere la sola legittima, che dejure le spetta,... e se poi vorrà
         prendere altra giovine, sia uguale erede, come di sopra e nella
         divisione facienda, debbia prendere la metà della vigna, che possiede
         nel Feudo...
         "Item, lascia alla sua cara consorte Veronica RINALDI sua vita durante,
         tutto ciò che possiede, mentre osservasse il lutto vedovile, e non
         osservando la vedoviltà, sia tenuto (sic) solamente di prendere le sue
         doti, che ascendono a docati otto.
         "Item, lascia alla sua Figlia Veronica LAURITO carlini venti,
         dichiarando che della promessa dotale, debbia (sic) conseguire solo
         docati nove, giacche docati trent'uno, si son consignati p[er] mano
         del Testat[or]e, e riguardo i Panamenti, si osservi il ricevo [la ricevuta], 
         che si conserva in Casa = Item, lascia al suo Figliastro Vincenzo 
         FRAGOLITO una botte nella Capacità di barrili dieci, qual botte lo debba
         prendere pieno di musto nella ventura raccolta delle vendemie, ciò
         per ricordarsi dell'Anima Sua, quiasic="...
         Presenti il Magnifico Joanne Antonio BLUMETTI Regio Judice a Contratto
         di Frascineto
         Andrea GAETANO di Frascineto
         Saverio FERRARI
         Giovanne GUGLIELMO
         Giovanne Andrea CILIBERTO
         Magnifico Francesco BELLUSCIO Testimoni del Casale di Porcile
         Mastro Pietro MAURO
         Luca RINALDI
         
		 [Enlace a la página de Raúl Faust]
		 


1784

MICELI Costantino - ALBAMONTE Rosa - Capitoli matrimoniali

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO; 1784;
         f. 1 (19 febbraio 1784).   
         Titolo: "Capitoli matrimoniali trà Costantino MICELI, 
                 e Rosa ALBAMONTE"
         "In Dei Nomine Amen. Die decima nona Mensis Februarii, millesimi, 
         septingente[si]mi, octuagesimi quartu in Terra Frascineti§ Reg[nan]te 
         in nobis Ferdinando quarto § Ind[itione] secunda
         Personalm[en]te Costituto nella p[rese]nza nostra Mastro Gerolamo ALBAMONTE 
         di quel Casale di Porcile, al pres[en]te in q[ue]sta Terra di Frascineto, 
         il quale agge, ed interviene alle cose infras[crit]te, p[er] se
         stesso, suoi eredi, e si anche in nome, e parte di Rosa ALBAMONTE sua  
         leg[itti]ma, e nat[ura]le Figlia, qual vergine in Capillis & colla promesa 
         de rato, ed osservanza delle cose inf[rascritt]e ed in futuru[m] 
         da una parte = E Mastro Domenico MICELI di q[ue]sta prefatta Terra 
         di Frascineto, il quale similm[ent]e, agge, ed interviene 
         p[er] se medesimo, suoi suoi eredi & et anche in nome, e parte di 
         Costantino MICELI suo leg[itti]mo figlio in futuru[m] dalla  
         seconda parte."
         
         Resumen del resto del documento:
         Ambas partes declararon que han contraído matrimonio [que significa que 
         han hecho un convenio de matrimonio, no que se han casado], entre dicha 
         Rosa, hija del mencionado Gerolamo, y el mencionado Costantino. Gerolamo, el
         padre de Rosa, le promete en dote y como dote, que incluye la suma de 60 
         ducados en efectivo, de este modo: 20 ducados a 15 días antes del casamiento,
         y los restantes 40 dentro de tres años después del casamiento. Si no los 
         puede pagar, el futuro marido puede apropiarse de un "fundaco" [sótano]
         que tiene debajo de la casa vieja, que "nunc pro tunc" se lo asigna,
         previo aprecio, para que si vale más de 40 ducados, le pague el resto, y
         si no, él le va a pagar lo necesario en efectivo o en cosas. En el caso 
         de que el sótano esté bajo hipoteca, o litigio, será posible recorrer 
         a la dote de la difunta madre de Rosa, Lucrezia. En ese caso, Rosa 
         no puede pedir más como parte suya de lo que queda.
         Por su parte Domenico, Padre del esposo, Costantino, si cuando se casa 
         quiere formar casa aparte, le promete la suma de 60 ducados, es decir 30
         ducados en un viñedo [terreno cultivable], 30 ducados en inmueble. El 
         inmueble va a ser la casa superior [la parte superior de la casa], 
         limítrofe con la casa de Serafino FAZIO, y si no llega a tal valor le va 
         a pagar en efectivo, y se obliga "parimente d'ipotegare li docati venti
         in contanti promessi come sopra dal precitato ALBAMONTE, sopra il fundaco
         di detta casa, acció siano tutti, e nel caso poi, che voglia esso 
         Domenico tenere d[ett]o fundaco per suo comodo, si obliga di consegnare 
         il denaro, al cennato Costantino, quia sic-"
         Gerolamo también le promete a la hija la "gonella grande guarnita" [ese 
         era el vestido nupcial, el traje típico], y las otras ropas de a seis, 
         de acuerdo a la usanza y costumbre, además de la vestimenta que la 
         dicha esposa ya tiene, como así también otra falda pequeña nueva, y 
         otra camisa nueva, todo a consignarse el día de la boda.
         Si la futura esposa muere sin hijos, o con hijos que no lleguen 
         a la edad de siete años, la familia del esposo tiene que devolver 
         toda la dote.
         Testigos: el Magnífico Felice Antonio SARACENA, Real Juez a contrato
             Reverendo Antonio Arcipreste ROSETI
             Giambattista FERRARI
             Saverio MICELI         Testigos de la Tierra de Frascineto
             Domenico ROSETI
             Pietro RIMOLA de Porcile [hoy Eianina]
		 


1785

BRAILE Pietro - GROPPA Catarina - Capitoli matrimoniali
GROPPA Carluccio - BRAILE Margherita - Capitoli matrimoniali

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO; 1785;
         f. 40 (6 Giugno 1785).   
         Titolo: "Capitoli matrimoniali di Carluccio GROPPA, 
                 e Margherita BRAILE, sí anche di Pietro BRAILE,
                 e Catarina GROPPA di Frascineto"
         "In Dei Nomine Amen. Die sexta Mensis Junii, millesimi, septingentesimi,
         octuagesimi quinti in Terra Frascineti§ Reg[nan]te § Ind[itione] tertia
         Costituti personalm[en]te nella p[rese]nza nostra Basile BRAILE di q[ues]ta 
         Terra di Frascineto, il quale agge, ed int[ervie]ne alle cose infras[crit]te, 
         p[er] se stesso, suoi eredi, e si anche in nome, e parte di suo figlio 
         Pietro, come anche di Margherita BRAILE, qual verg[in]e in Capillis
         sua leg[itti]ma, e nat[ura]le Figlia, colla promesa de rato, ed osservanza
         delle cose inf[rascritt]e ed in futuru[m] da una parte = E Cristoforo
         GROPPA di q[ue]sta sud[dett]a Terra di Frascineto, il quale similm[ent]e
         agge, ed interviene alle cose inf[rascritt]e tanto p[er] se stesso
         q[ua]nto in nome, e parte di sui Figlio Carluccio, e Catarina GROPPA, 
         colla promessa ben'anche de rato, ed osservanza delle cose inf[rascritt]e
         in futuru[m] dalla seconda parte."
         Resumen del resto del documento:
         Ambas partes declararon que el mencionado Basile BRAILE en virtud del 
         matrimonio concluido por palabra de los presentes por iglesia entre la
         mencionada Margherita, su hija, y Carluccio GROPPA, les promete hoy 40 ducados
         en efectivo, o asignar a su hija un cuerpo estable del mismo valor. En cuanto
         a los artículos de la dote de la esposa, fueron otorgados completamente 
         de a cuatro, de acuerdo con la costumbre de los Albaneses.             
         Por otra parte Cristoforo, padre de la mencionada Caterina, le prometió en
         dote otra suma de 40 ducados en efectivo a consignarse hoy, o una propiedad
         del mismo valor. La dote de la esposa fue otorgada de a cuatro como es la
         costumbre de los Albaneses.
         
		 [Enlace a la página de Silvina Tomasi]
		 


1786

GUGLIELMO, Pietro di Leonardo

         Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1786; f. 41-43 (9 Luglio 1786)
         Capitoli matrimoniali tra Pietro GUGLIELMO e Stilla Maria CILIBERTO di
         Porcile.
         Constituti dalla prima parte Giovanni Andrea CILIBERTO del Casale di
         Porcile, in nome e parte di sua figlia Stilla Maria CILIBERTO, qual
         vergine in capillis; e Lonardo GUGLIELMO di Frascineto, in nome, e per
         parte di suo figlio Pietro GUGLIELMO, dalla seconda parte.
         Per dote, Giovanni Andrea promette "nel giorno dell'affido tanta
         vigna, ed olive, che possiede nel Feudo de' Porcile, [e] li Panamenti,
         all'uso delli Italiani, quali si devono consegnare nel giorno dell'
         affido, e sono come seguono, cioè coverte di lana numero tre,
         lenzuoli di lino numero quattro= Coscini di Bombace n.o quattro, un
         avantiletto di Bombace, il saccone, un sproviero di lana nuovo,
         Tovaglie, e servietti braccia dodeci, Rame lib[r]e dodeci, una
         Camastra, una Tocca, l'usinale, Camiscie n.o cinque nuove, due gonelle
         nuove, e due camisciole nuove, cinque Bambacelle, la Tovaglia dell'
         erede, una Botta nuova della capacità di barrili dodeci, quale robbe
         si debbono consig[nar]e come di sopra."
         Dalla sua parte, Lonardo GUGLIELMO padre di Pietro promette in caso di
         divisione tra padre e figlio, di assegnarli "il numero di quaranta
         capre, cioè piccole, e grandi, ed il Caccaro. Dopo la morte di
         Lonardo, Pietro dovrà provvedere alle doti delle sue sorelle.
         Se Stella Maria morisse senza figli, o con figli che non raggiungano
         i sette anni, la dote si deve riconsegnare alla sua famiglia.
         Testimoni: Magnifico Giovanni Antonio BLUMETTI Regio Giudice
         Terra di Frascineto, Gennaro FAVALE, Giuseppe CALDARELLA,
         Testibus Casali Porcilis, Giuseppe RIMOLA
         Testibus Terrae Frascineti, Magnifico Lucio PISARRI, Angelo FERRARI
		 		 
		 [Collegamento a pagina di Maurizio Re]
		 [Collegamento al Catasto Onciario di Porcile 1752] 
		 


1787

CAPPARELLI Giuseppe - Sale of land

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1787;
         f. 15 (26 Marzo 1787); Acquaformosa
         Mastro Giuseppe CAPPARELLI D'AURELIO sells to Francesco BUONO DI
         MATTEO the following:
         A possession planted with grapevines, olives, figs and other fruit
         trees in Contrada delle Creti, Territory of Altomonte, limited on the
         south by another possession of the said Giuseppe, to the north the
         neighborhood road, to the west Antonio CAPPARELLI MALESCIA and other
         limits. with the weight of a "stopello" of grain as an annual tax,
         in benefit of the heirs of the deceased D. Antonio CAMPILONGO of
         Altomonte. It sells for 27 ducats, as estimated by Antonio CAPPARELLI
         MALESCIA.

		 [Link to the Pace-Bellusci family genealogy page;
		 Link to another document in this page]
		 


LAURITO Simeone - DI MAIO Agata - Acuerdo de matrimonio

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1787; f. 17 (16 Apr 1787)
         Contrato de matrimonio entre Simeone LAURITO de Leonardo, y Agata DI
         MAJO del difunto Domenico.
         Se presentaron ante el notario en Frascineto Teresa BASTONE del difunto
         Francesco de la Ciudad de Castrovillari habitante ahora en esta Tierra
         de Frascineto, la cual actúa con el consentimiento y en presencia de
         su marido Andrea GAETANO del difunto Tomaso, por parte de su hija
         Agata DI MAJO, nacida en constancia de su matrimonio entre la sudicha
         Teresa, y su primer difunto marido Francesco [error], la cual es vergine in
         Capillis, de la primera parte =
         Y L[e]onardo LAURITO del difunto Cristoforo del casal de Porcile, hoy
         en esta Tierra de Frascineto, el cual actúa por parte de sí mismo y
         a nombre de su Hijo Simeone LAURITO ausente, de la segunda parte=
         Simeone y Agata se van a casar por Iglesia en el futuro cuando será
         conveniente a ambas partes. Teresa, la madre de Agata, promete como
         dote, en presencia del marido, la suma de veinte ducados en efectivo, en
         cuotas de cinco ducados anuales, a comenzar desde el día de la boda, y
         si la sudicha Teresa no pagara, se pueda invocar este documento.
         Como parte del ajuar, le da un colchón, tres sábanas, un par de
         almohadones [almohadas], un avantiletto [alfombrita], un acolchado, dos frazadas
         de lana, camisas de a cuatro, tres nuevas, y una usada, cuatro
         servilletas, un Mantel de cinco brazos, otra de dos brazos, y medio
         para mesa, tres bombachitas, Cobre libras diez, un Trípode, una
         faldita de sarga (saja=saia=twill) una camisita de sarga, una camisita
         de Fiandina, y otra falda de Fiandina, que le será otorgado todo en
         el día del casamiento=
         Con la estipulación que si los futuros esposos se quisieran dividir
         del sudicho Lonardo Padre del dicho Simione (sic), Lonardo se obliga a darles
         una casa solamente para vivir, y nada más= Otro pacto, que muriendo
         la nombrada Agata sin prole, o si sus hijos no llegaran a la edad de
         siete años cumplidos, la dote se le restituya a Teresa o a sus
         herederos.
         Presentes el Magnífico Joanne Antonio BLUMETTI Real Juez a Contrato de 
         Frascineto
         Nicola MICELI
         Giuseppe CUCCI
         Angelo FERRARI Testigos de la Tierra de Frascineto
         Giuseppe BUONO
         Michel'Angelo BELLUSCI

		 [A la página de Elena Braile]
		 


GROPPA Gennaro - FERRARO Catarina - Marriage Contract

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1787; f. 34v (28 Jun 1787)
         Marriage contract between Costantino FERRARI son of Gennaro and
         Antonio GROPPA son of Serafino both of Frascineto.
         The parties involved are Costantino FERRARI son of Gennaro of this
         Land of Frascineto, for himself and on behalf of his daughter Caterina
         in her quality of "vergine in capillis" [unmarried young woman], and
         with the promise of the items listed below, of the first part; and
         Antonio GROPPA the son of Serafino also of Frascineto, who acts for
         himself, and on behalf of his son Gennaro GROPPA, of the second part.
         Both parties state that by the will of God they have concluded an
         amiable agreement of future marriage between the said Caterina and the
         said Gennaro, to be carried out according to the norms of the Sacred
         Council of Trent and the Roman Ritual, when it will be convenient for
         both parties.
         The aforesaid Costantino promises as the dowry of his daughter
         Catarina for Gennaro the future husband, with his father present, the
         sum of 80 ducats in cash, to be paid within the next 4 years, starting
         at the date of the wedding, and if he does not pay, this instrument
         may be invoked. He also gives [his daughter] the large skirt [possibly 
         the traditional dress] for the marriage, which is not included with
         the cash.
         Antonio,the father of the groom promises to his son half of all of his
         property, only after his own death and the death of his wife Orsola
         FRASCINO, while the other half of the property should go to the
         groom's brother Costantino, both of whom have the duty to attend to
         the marriages of their sisters Catarina and Beatrice, with the
         necessary dowries, items and clothing as is the custom; however, if
         they or any of them do not wish to be married, she or they should
         have an equal part of the property as the other brothers; and if then
         they decide to get married, the property will go back to the brothers.
         Of the same property they can only assign for "piis causis" [for the
         Church] 20 ducats for each [girl], and the rest should return to their
         brothers, reserving the said Antonio the right to assign what he wants
         to give for his own soul and for his wife's.
         Furthermore, the parties agree that if the future bride [Catarina
         FERRARI] dies without issue, or with children that don't live to be
         7 years old, the dowry will be returned to her family.
         Witnesses: Magnifico Joanne Antonio BLUMETTI Royal Judge on Contract
                    Magnifico Francesco BELLUSCI of Porcile [today Eianina]
                    Pietro FERRARI
                    Giuseppe BARBATI
                    Nicola PISARRI   Witnesses of the Land of Frascineto
                    Giambattista FERRARI

		 [To the page of Gerald and Steve Diquattro]
		 


MIRAGLIA Antonio - FERRARO Rosanna - Capitoli matrimoniali

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO; 1787;
         f. 47-49 (8 settembre 1787).   
         Titolo: "Capitoli madrimoniali trà Antonio MIRAGLIA di Gennaro di Porcile, 
                 e Rosa FERRARI q[uonda]m Giuseppe di Frascineto"
		 
         "In dei Nomine Amen die Octava Mensis se[p]tembris millesimi
         septingentesimi octuagesimi septimi in Terra Frascineti Regn[ant]em in
         nobis = Personalmente Costituto nella p[re]senza nostra Andrea
         FERRARI q[uonda]m Gius[epp]e de q[ue]sta Terra di Frascineto, il quale agge, 
         ed interviene alle cose infras[crit]te, p[er] se stesso, ed anche in nome,
         e parte di Rosa FERRARI sua germana Sorella, qual vergine in Capillis
         e colla promessa de rato, ed osservanza delle cose infras[crit]te in
         futurum & da una parte = e Gennaro MIRAGLIA q[uonda]m Antonio di 
         quel Casale di Porcile, al presente oggi in qu[e]sta Terra di Frascineto,
         il quale similmente agge, ed interviene alle cose infras[crit]te, tanto
         per se, quanto in nome, e parte di suo Figlio Antonio, in futurum,
         dalla seconda parte &="
 		       
         Le due parti hanno accordato matrimonio, che sarà celebrato non appena
         le parti siano pronte, "giusto il disposto del Sacro Concilio Tridentino,
         e Rituale Romano"...
		 
         Andrea promette alla sposa come dote la "legittima... sull'asse 
         ereditario del defonti Padre Gius[epp]e, e doti della di loro mad[r]e
         la som[m]a di docati cinquanta inclusi colla gonella, che serve nel
         giorno dell'affido, mediante però estimazione da farsi da esperti dell'
         Arte di comune consenso eligendi, ed il restante contante, p[er]
         suplimento di d[ett]i docati cinquanta, promette esso Andrea sborzarli
         trà lo spazio di Anni 3 numerando dal dì, che succede il sposalizio"...
         Il fratello promette anche "li Panamenti a cinque a cinque mercè l'uso,
         e consuetudine della Padria" anche nel giorno del matrimonio. Tutto 
         ciò si dovrebbe restituire al detto Andrea o suoi eredi, se Rosanna 
         non avesse figli sopravvissuti all'età di anni sette.
		 
         A questo punto Gennaro MIRAGLIA, padre dello sposo, dispone della sua
         proprietà e quella di sua moglie, cedendo la metà al suddetto Antonio,
         e l'altra metà all'altro figlio Serafino, i quali devono provvedere 
         alle doti delle loro sorelle. Gennaro e sua moglie desiderano essere
         padroni della loro proprietà fino alla loro morte.
		 


PACE Demetrio di Domenico - Vendita di casa in Frascineto a GROPPA Andrea

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1787; f. 59-60 (11 Ottobre 1787)
         Vendita di casa fatta da Demetrio PACE q[uonda]m Domenico in beneficio di
         Andrea GROPPA q.m Serafino ambedue di Frascineto.
         In dei nomine Amen die undecima Mensis Octobris millesimi
         septingentessimi octuagesime septimi in Terra Frascineti Regn.e in
         nobis Ind.e quinta = Costituito personalm[ent]e in p[re]senza nostra Andrea
         GROPPA q[uonda]m Serafino de q[ue]sta Terra di Frascineto, il quale agge, ed
         interviene alle cose infras[crit]te, p[er] se stesso, suoi eredi, e successori
         in futurum da una parte = e Demetrio PACE q.m Domenico di questa
         enunciata Terra di Frascineto, il quale similmente agge, ed interviene
         alle cose infras[crit]te, p[er] se medemo, suoi eredi, e successori dalla
         seconda parte = Egli il predetto Demetrio spontaneamente ave asserito,
         come asserisce nella medema nostra presenza, come esso lui tiene, e
         pacificamente possiede qualvero sig[no]re, e p[adro]ne, con giusto titolo, e
         buona fede, una casa matta dintro q[ue]sta cennata Terra di Frascineto,
         nella contrada i Bellizzi, confine de mezo giorno con le case della
         vedova Catarina GRECA, da ponente strada publica, ed altri fini
         sevene sono franca di ogni peso, eccetto però dell'annuo canone di
         carlini sei affrancabile, al R[everen]do Clero di q[ue]sta enunciata Terra di
         Frascineto, p[er] lo capitale di docati dieci, qual annuo canone, e
         suo cap[ita]le da' oggi istesso giorno resta a'carrica del cennato Andrea
         GROPPA comprat[or]e, lo queale si è obbligato, come si obbliga de facie
         ad faciem col attuale R[everen]do Arcip[ret]e D. Antonio ROSETI di pagare, e
         corrispondere in ogni fine di ciascun mese di Agosto lo pred[ett]o canone
         di carlini sei, di maniera tale restano in genere, ed in specie
         ippotecati tutti j suoi beni p[rese]nti, e futuri, et in specie laeteris
         non derogando la predetta casa, che intende comprare dal riferito
         Demetrio p[er] le [...] varie sono le cause, p[]er le q[ua]le non riesce, al
         citato Demetrio tenere a suo proprio conto lanzidetta casa, molto più
         che lo prefato fà domicilio in altra casa di maggior suo comodo,
         p[er]ciò ave stabilito, quella vendere al citato And[re]a pres[ent]e, e 
         q[ue]sta p[er] lo convenuto, et final prezzo di docati diciesette, e grana 
         venti cosi amichevolm[ment]e accordati/siccome dicono/nella nostra 
         p[rese]nza. E fatta dunque una tale assertiva, volendo le sopradette parti 
         mandare in effetto tuttocciò, che di sopra si è detto, e merce publico, e
         sollenne Istrom[ento] roborarla una tal vendita, quindi è, che oggi sud[dett]o
         giorno, egli il citato Demetrio à venduto, ed alienato, vende, ed
         aliena liberam[ment]e, e senza patto alcuna di ricomprare a' beneficio del
         citato Andrea compratore pres[ent]e, che in buona fede compra l'enunciata
         casa come sopra descritta, e confinata una con tutti, e singuli suoi jussi, 
         raggioni, azzioni p[er] libera entrata, ed uscita e così franca eccetto
         del pred[ett]o annuo canone di carlini sei dovuti al sud[dett]o R[everen]do
         Clero, lo quale si è obbligato, some si obbliga col suo giuram[ento] di
         pagarlo in ogni fine di Agosto di ciascu[n] Anno, sinocche non seguita
         l'affrancaz[ion]e dell'ispressati docati dieci capitale, restando in
         genere, ed in specie obbligati p[er] tal causa tutti i beni di esso And[re]a
         p[rese]nti, e futuri, e delli suoi eredi, ed in specie la descritta casa
         comprata come sopra, e q[ue]sta p[er] lo convenuto prezzo di docati
         diciesette, e grana venti, che q[ua]le docati diciesette, e grana venti,
         oggi istesso giorno nella presenza nostra egli l'Andrea sborza, e
         consegna in potere del riferito venditore Demetrio PACE la som[m]a di
         docati sette, e grana venti, in monete d'Argento, usuale, e corrente
         nel pres[ent]e nostro Regno, giacchè j docati dieci restano p[er] lo
         capitale sud[dett]o del R[everen]do Clero, che il tutto và a carrica di esso
         And[re]a comp[rato]re presente quietante = ...
         Testimoni: Giovanni Antonio BLUMETTI Reg.o Jud.e a Con.tto
                    Mag.co Lucio PISARRI
                    Costantino SCUTARO
                    Gius.e CUCCI        Testibus Terrae Frascineti
                    Angelo FERRARI
                    Nicola PISARRI
					
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1789


CAPPARELLI Giuseppe - Sale of land
         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1789;
         ff. 61 (11 December 1789)
         Sale of property by Giuseppe CAPPARELLI D'AURELIO to Erina BUONO both
         of Acquaformosa.
         Giuseppe has a little land of the capacity of about 2 stupellate,
         planted with 3 chestnuts, 8 dark mulberries and one pear tree in the
         Contrada dietro l'Orto delli Monaci, bordering to the north Andrea
         CAPPARELLI D'AURELIO, to the south another plot of the said Giuseppe,
         and other limits.
         The property is worth 11 ducats, as estimated by Giovanni BUONO.
         
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1790

QUARTAROLO Pietro - SALERNO Caterina y SALERNO Angelo - QUARTAROLO Maria - Acuerdos de matrimonio
         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1790; f. 10 (7 Febbraio 1790)
         Contrato de matrimonio entre Pietro QUARTAROLO, y Catarina SALERNO; y 
         entre Angelo SALERNO y Maria QUARTAROLO, todos de Porcile.
         
         Se presentaron ante el notario en Frascineto Angelo SALERNO del Casale de 
         Porcile, a nombre y por parte de su hermana Catarina SALERNO, de la primera 
         parte= y Pietro QUARTAROLO también de Porcile, y también hoy en Frascineto, 
         a nombre y por parte de su hermana [Maria] QUARTAROLA (sic), de la 
         segunda parte=
         Pietro QUARTAROLO y Catarina SALERNO, y Angelo SALERNO y Maria QUARTAROLO han 
         convenido en que se van a casar por iglesia en el futuro cercano, cuando 
         les sea cómodo.                                                      
         Ambos Angelo y Pietro se prometen en dote de sus hermanas la suma de 
         40 ducados a pagarse en tres años, a comenzar del día del casamiento.
         Se promenten además los artículos de dote de acuerdo con la costumbre  
         albanesa, de a cuatro (Es decir, cuatro de cada uno de los artículos 
         prometidos). Si ambas mujeres mueren sin herederos, o con herederos que no 
         llegan a la edad de 7 años, las dotes se deben reintegrar a las respectivas 
         familias. 
         Presentes el Magnífico Joanne Antonio BLUMETTI Real Juez a Contrato de 
         Frascineto
         Biase SCUTARO
         Dom[enico] RINALDI
         Dom[enico] FERRARI Testigos de la Tierra de Frascineto
         Salvad[or]e FRASCINO
         Alessandro FRASCINO

		 [A la página de Alicia Malladas]
		 



CAPPARELLI Giuseppe - Sale of vegetable plot
         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1790;
         f. 19 (17 November 1790). 
         Mastro Giuseppe CAPPARELLI D'AURELIO of Acquaformosa sells property 
         to Domenico BUONO D'AGOSTINO of the same.
         The plot is located in the Contrada commonly called Dietro l'Orto delli
         Monaci, planted with chestnuts, mulberries and other trees, with the
         capacity of about half a "tomolata", limited on the north by Andrea
         D'AURELIO, to the west the Orto (vegetable garden) delli Monaci, on
         the south the said Domenico, on the east (?) and other limits,
         to meet his needs, especially to satisfy the dowry of his daughter
         Dorotea married in Porcile, he has decided to sell it. Thus he
         renounces to his property from now on, including the weight of the
         canon (tax) of 5 annual grana in favor of the Abbey. He sells it for
         18 ducats. He promises to inform Dorotea about the transaction.
         The witnesses to this contract are M.co Vincenzo CAPPARELLI, D. Luca
         Arciprete BUONO, Francesco RAIMONDO, Mastro Vincenzo CORTESE, Gabriele
         DI TURI, Domenico MEZZANOTTE.
         
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1791

BELLUSCIO, Fortuna - Last will and testament
         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1791;
         ff. 6-7 (9 February 1791).
         Testament of Fortuna BELLUSCIO, living in a house in Contrada del
         Carcere in Acquaformosa.
         She makes all her male children heirs over her dowry of 100 ducats,
         that is Luiggi, Silvio, Fedele, Bernardo e Giacchino RAIMONDO. She
         declares and asserts that her late husband, Clerico Giuseppe Antonio
         RAIMONDO left her 50 ducats for her comfort. She leaves them to her
         son Giacchino, because he is the most obedient and helpful in her
         present sickness, and old age. Her married children Silvio,
         Bernardo, e Giacchino RAIMONDO have already bought their part from
         her, and she asks only that they provide the dowry for their sister
         Maria RAIMONDO, another of her daughters.
         The house furniture such as it is, that is the furnished bed and other
         things are all Giacchino's, because the other brothers have had their
         portions. Giacchino must give 4 carlini to the other brothers for a
         cauldron. The "bagaglia" belongs to Giacchino because he purchased it
         with his efforts.
         She leaves 10 ducats for masses in her memory for the space of 1 year.
         She also wants Giacchino to use 25 carlini of masses from the lands
         at the Terrate. Silvio and Bernardo must celebrate 25 carlini of
         masses, and discount them from the vineyard at the Massavetera. And
         D. Giuseppe Antonio has left 5 ducats for the same purpose.
         The lands at the Campuli should be divided between Silvio, Bernardo
         and Giacchino, except Luigi who has already taken his portion over the
         land at Palazzi.
         The executor of the will is the Rev. D. Costantino CAPPARELLI, who
         will receive the money for masses from Giacchino.
         She leaves Maria her daughter the new cape, and the long undergown,
         Anna who is Maria's daughter receives the shirt, Costanza her daughter
         in law receives a shirt, and Marta the wife of Silvio also receives
         a shirt.
         Witnesses to this will are M.co Vincenzo CAPPARELLI, Regio Giudice a
         Contratto, D. Benedetto BUONO, Berardino CAPPARELLI, Giovanni
         ESPOSITO, Giuseppe BUONO DI DIMITRI, Vincenzo BUONO PALLACCIO, Antonio
         BUONO D'ANDREA, Andrea BUONO D'IGNAZIO.
         
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CAPPARELLI Giuseppe of Acquaformosa - Last will and testament
         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1791;
         ff. 8-9 (13 February 1791). 
		 Giuseppe CAPPARELLI D'AURILIO, in his house located on the 
         Contrada della Piazza, names as his universal heir his wife 
         Domenica MELE. Upon her death, the inheritance must be divided 
         between his children Vincenzo and Giovanna in equal parts.
         He states that his daughter Rosa has already received all her dowry,
         and she should not ask for anything else. His daughter Dorotea must
         receive six ducats still left in her dowry. He also states that the
         Reverend D. Costantino cannot leave his Sacred Patrimony to whomever
         he pleases, but he must upon his own death leave it to benefit his
         brother, and his sister Giovanna.

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1792

RAIMONDI, Teresa of Acquaformosa - Last will and testament

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1792;
         f. 36-37 (23 August 1792).
         Testament of Teresa RAIMONDI.
         Her heir is her husband Giacomo CAPPARELLI D'ANTONIO, and after his
         death, she names as heirs the children procreated by the deceased
         D. Giuseppe Antonio RAIMONDO.
         She leaves to Antonio and Francesco Maria CAPPARELLI, children of her
         step son Giuseppe CAPPARELLI the mulberries ["celsi"] inside the plot 
         Sotto la Croce [Under the Cross, pl. name]. She leaves to Ursula BONA 
         the wife of said Giuseppe a shawl. 
         She leaves 20 ducats for masses in her memory.
        
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1795

CILIBERTO, Carmina di Giovanni Andrea, di Porcile - Donazione al marito Romano MAGNELLI

         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1795; f. 25-26 (28 Aprile 1795)
         Donazione fatta da Carmina CILIBERTO a Romano MAGNELLI di Porcile=
         Estratto: Carmina CILIBERTO del casale di Porcile, qual figlia ed
         erede dei deceduti Giannandrea CILIBERTO, e Lucrezia FRAGOLITO,
         dona a suo marito liberamente "una casa matta, sita e posta dentro lo
         riferito Casale di Porcile sua Padria, e propriamente nella contrada
         ove si dice vuolgarm[ent]e sopra la Chiesa Madrice, che confina la
         casa di Carluccio CILIBERTO, ed atri fini sevene sono dippiù una
         vigna sita, e posta nel Tenim[ent]o, e ristretto di Porcile e proprio
         nella Contrada ove dicesi il Feudo, attacata questa colla vig[n]a
         di Basile DI PACE, ed altri fini col solito peso in g[ra]no all'
         un[iversi]tà di Porcile, quali beni sono giusto quelli, che all'
         istessa Carmina le pervennero dell'asse ereditario delli defonti suoi
         genitori, come dalle scritture che asserisce ella di avere, ...e
         comeche la predetta Carmina da che è pervenuto in potere di d[ett]o
         suo marito Romano pres[ent]e, sempre quasi è stata bersagliata da
         un male cronico, come al presente già si vede, ed è notorio à tutta
         la sua copulaz[ion]e, tanto vero, che quando si è unito in
         madrim[onio] con lo riferito suo marito, mai ha potuto proccacoiare
         il puro vitto, ò fare le funzioni della propria casa, come richiedeva
         la sua obligazione, e dovere, a quali motivi, e cause ha dovuto egli
         il povero suo Marito badare al tutto, si p[er] la Campagna, come nella
         Casa, anzi con tutta attenzione fedeltà, ed amore, asserisce ella,
         che l'ave avuto una cura particolare, sicche p[er] tali motivi, mosso
         la medema a compassione de suoi affetti, e delle benevolenze
         pratticate verso la stessa, e p[er] tutti li disapore, ed incomodi
         sofferto, e che tuttavia soffrisce, e p[er] altre giuste cause
         degnamente la sua morte morentino, ... delibera, e dispone di fare
         donazione irrevocabile trà vivi in quanto all'usuf[rutt]o di d[ett]a
         Casa, e vigna al pred[ett]o suo marito Romano MAGNELLI pres[ent]e sua
         vita durante, [...] anche se si colocasse nuovam[ent]e in
         madrim[onio], seguita poi la sua morte, e due ora p[ri]ma
         l'usuf[rutt]o sud[dett]o consolidato colla proprieta di detti due
         corpi stabili abb[ia]no, e debbiano ricadere al suo fratello Carluccio
         CILIBERTO a poter lo stesso disponere ad sui libitum, e con
         linfras[crit]ti patti, e condiz[ion]i, però da osservarsino da
         d[ett]o suo Marito inviolabilm[ent]e, senza la minima
         contradiz[ion]e-"...
         Suo marito deve celebrare docati 10 di messe, o cantate o lette, all'
         arbitrio di suo marito, "solo nel giorno del funerale, due devono
         essere cantate, e tale messe si devono celebrare trà lo spazio di
         Anni quattro, e li sud[dett]i docati dieci di messe, che farà
         celebrare esso Romano, q[ues]ti si devono dallo stesso ripetere sopra
         la descritta Casa à conto di tal incarico, a qual effetto resta
         ippotecata la sud[dett]a Casa di poter ripetere d[ett]o suo marito,
         quel tanto adempì di legato- d[ett]a donataria, giacche cosi alla
         medema le piace, essendo ella la dispositrice de suoi averi, come
         pure incarica, che seguito la morte di esso Romano, sia costui nell'
         obligo di far consignare a Rosa CILIBERTO una botte vuota, e ciò le
         lascia, p[er] affetto, ed amore che le porta.
		 
		 [Collegamento alla pagina di Maurizio Re]
		 



1796

DI PACE Francesco - MARCOVICCHIO Teresa - Acuerdo de matrimonio

         Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; anno 1796; f. f. 3-4 (23 Gennaio 1796)
         Capitoli matrimoniali tra Francesco DI PACE Salinaro, e Teresa
         MARCOVICCHIO
         Estratto: Costantino MARCOVICCHIO di Porcile, in nome, e per parte di
         sua figlia Teresa MARCOVICCHIO, vergine in capillis, dalla
         prima parte=
         E Francesco PACE Salinaro anche di Porcile, dalla seconda parte.
         Le due parti hanno deciso contrarre matrimonio.
         Costantino le promette a Catarina in dote, la somma di docati
         cinquanta cinque di contanti, da consegnarseli fra tre anni, e mezzo,
         numerando dal giorno dello sposalizio. In più le promette i seguenti
         "pannamenti, a quattro a quattro secondo l'uso Albanesisco, oltre
         della gonnella grande, che serve p[er] lo sposalizio, se anche li
         vestiti usati, che tiene presentem[ent]e d[ett]a sposa," da
         consegnarli subito il giorno dopo il matrimonio.
         Se la futura sposa morisse senza eredi, o con eredi che non
         arrivassero all'eta' di sette anni, la dote deve essere restituita
         a Costantino.
         Testimoni: "Mag[nifi]co Joanne Antonio BLUMETTI, Reg[i]o Jud[ic]e a
         Con[tract]us Frascineti= Fran[ces]co FERRARI= D. Gianvincenzo PACE
         di Porcile= Dr. Fis[i]co D. Giannandrea FRASCINO= R[everen]do D.
         Gius[epp]e Ant[oni]o FRASCINO= Fran[cesco] TOCCIO= di Frascineto"
		 
         Versión en español (Ver resumen del original arriba.) 
		 
         Costantino MARCHOVICCHIO de Porcile, a nombre, y por parte de 
         su hija Teresa MARCOVICCHIO, soltera, de la primera parte=
         Y Francesco PACE Salinaro también de Porcile, de la segunda parte.
         Las dos partes han decidido contraer matrimonio.
         Costantino le promete a Caterina en dote, la suma de 50 ducados en 
         efectivo, a pagárselos dentro de tres años y medio, iniciando la 
         cuenta el día del casamiento. Además le promete la siguiente "ropa, 
         de a cuatro, según la costumbre Albanesa, en adición a la falda grande 
         [o sea el vestido tradicional], que sirve para el casamiento, como así 
         también los vestidos usados, que tiene al presente dicha esposa," el 
         todo a pasar a manos del marido el día después del matrimonio.
         Si la futura esposa falleciera sin hijos, o con hijos que no 
         llegaran a la edad de 7 años, toda la dote va de vuelta a Costantino. 
		 
		 [De vuelta a la página de Juan José Rimoli.]
		 



FRASCINO Andrea - MORTATO Domenica - Acuerdo de matrimonio

         Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1796; f. 46 verso (13 Marzo 1796)
         Contratto di matrimonio tra Andrea FRASCINO e Domenica MORTATI di
         Civita.
         Dalla prima parte, è comparso in Frascineto Francesco CAMPANELLA di
         Frascineto, per se stesso e per parte di suo figlio Andrea FRASCINO.
         Dalla seconda parte, è comparsa Margarita SOLDATO vedova di Angelo
         MORTATO, per se stessa e per parte di sua figlia Domenica MORTATO.
         Le due parti hanno convenuto che Andrea e Domenica si sposeranno.
         Margarita SOLDATO promette come dote, 60 ducati in contanti, da
         consegnarsi 3 giorni prima "da quando succederà l'affido." Promette
         anche "li panamenti [los artículos de la dote] all'uso dell'Albanesi
         a sei a sei [6 de c/uno] secondo la consuetudine guarniti, e questi
         consignarli nel giorno della solennità"...
         Maria inoltre ha altri 26 ducati, che gli aveva lasciato suo marito,
         dai quali la porzione di Domenica, dopo la morte di Maria, sarà 13
         ducati. Le altre sorelle di Domenica hanno avuto la loro porzione
         mentre il marito era ancora vivo.
         Se essa Domenica morisse senza figli, o con figli che non raggiungano 
         sette anni di età, Andrea deve restituire tutta la dote.
		 
		 [De vuelta a la página de Raúl Palazzo.]
		 



CILIBERTO Carlo - MORTATO Elena - Acuerdo de matrimonio
         Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1796; f. 76-77 (18 Dicembre 1796)
         Capitoli matrimoniali trà Carlo CILIBERTO, ed Elena MORTATO di Porcile =
         Estratto: Catarina LAURITO vedova /Jure Romano vivente/ del fu Giambattista
         MORTATO, e Giovanni MORTATO ambidue del Casale di Porcile, ed oggi in questa 
         terra di Frascineto, Madre la prima, figlio il secondo, aggono dalla prima 
         parte, e per parte di Elena MORTATO, figlia, e sorella; e Carlo CILIBERTO
         anche di Porcile, dalla seconda parte.                      
         Il matrimonio si celebrerà fra pochi giorni, e Catarina promette come dote 
         50 ducati contanti, quale somma Carlo deve prenderla sopra la vigna grande, 
         che si possiede al Monte, e se l'importo della medesima non arrivasse alla
         detta promessa, abbia la facoltà di ricorrere sopra l'altra vigna, che 
         esiste anche nel Monte. La detta somma sarà consegnata fra 4 anni, 
         principiando dal giorno del matrimonio. Altrimenti Carlo ha la facoltà di 
         ricorrere all'altra robba del fu Giambattista MORTATI, padre di detta Elena.
         Più gli promettono i seguenti paramenti, cioè uno sproviero [coperta] nuovo 
         di lino, un saccone [matterasso], lenzuoli usati n.o 3, coverte n.o 3 usate, 
         un'Avantiletto usato, 3 cortini, tovaglie, e serviutti braccia 12, 4 camisci
         di donna nuove, ed altra usata, l'usinale, e tocca, 4 fornenti, rame libre 
         12 usato, una gonella nuova guarnita, una camisciola, ed altra usata, due 
         casci nuove, e tali paramenti si devono consegnare nel giorno dell'affido.
         Morendo la sposa senza eredi, o con eredi che non aggiungano gli anni 7,  
         Carlo dovrà restituire la dote alla famiglia della sposa.
         Testimoni: Il Magnifico Mercurio BELLUSCIO Regio Giudice a contratto di 
                    Frascineto= Annibale FRASCINO= Beniamino FRASCINO=
                    Alessandro FRASCINO= Serafino FERRARI= Francesco BRAILE=

         Vedi un'altro documento che nomina Catarina LAURITO
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1797

BRAILE Angelo - FRASCINO Maria - Acuerdo de matrimonio

         Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1797; f. 52 recto (25 Luglio 1797)
         Contratto di matrimonio tra Angelo BRAILE e Maria FRASCINO
         Dalla prima parte, è comparso in Frascineto Francesco FRASCINO alias
         CAMPANELLA di Frascineto, per se stesso e in nome di sua figlia Maria
         FRASCINO.
         Dalla seconda parte, è comparso Tomaso BRAILE di Porcile, per se e in
         nome di suo figlio Angelo BRAILE.
         Le due parti hanno convenuto che Angelo e Maria si sposeranno.
         Francesco FRASCINO promette come dote, 70 ducati da consegnarsi fra
         lo spazio di 4 anni "da quando succederà l'affido." In più, Francesco
         promette "li panamenti [los artículos de la dote] a sei a sei [6 de
         c/uno] secondo l'uso, e consuetudine della Padria [Patria] cioè la
         gonnella grande, che serve per lo sposalizio, e detti panamenti si
         devono consegnare nel giorno che succederà la solennità"...
         Se essa Maria morisse senza figli, o con figli sotto i sette anni di età,
         Angelo deve restituire tutta la dote.
         "Viceversa esso Tomaso BRAILE padre del suddetto Angelo in caso lo
         voglia dividere di sua volontà in tal motivo, e causa, sia tenuto di
         consignarle il numero di quaranta capre, una casa, e tutto il
         necessario utinsilio, se però l'Angelo si volesse dividere pro di
         suo capriccio non sia tenuto esso Tomaso di dare cosa alcuna, ma
         seguito sarà la sua morte, e questa di sua moglie Soffia FERRARI, sia
         tenuto avere uguale parte col Grisostomo,"...
		 
		 [De vuelta a la página de Raúl Palazzo.]
		 



1802

ALFANO Pietrantonio - GUARAGNA Anna - Acuerdo matrimonial
         Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1802; f. 11 (19 Gennaio 1802)
         Acuerdo de matrimonio entre Pietrantonio ALFANO, y Anna GUARAGNA di
         Francescantonio.
         Se presentaron ante el notario en Frascineto Francescantonio GUARAGNA
         de Frascineto, por sí mismo, sus sucesores, y también en nombre y por
         parte de su hija Anna, de la primera parte = y Pietrantonio ALFANO
         también de Frascineto, por sí mismo, de la segunda parte.
         Pietrantonio y Anna se van a casar por Iglesia en el futuro cuando sea
         conveniente para ambas partes. Francesco Antonio padre de Anna, promete
         en dote la suma de treinta ducados en efectivo, dentro del espacio de
         cinco años, comenzando desde el día de la boda, y si el sudicho
         Francescantonio no pagara, se puede invocar este documento.
         Como parte del ajuar, le da tres camisas de mujer, tres fornenti,
         dos camisones, dos faldas, un par de sábanas, dos frazadas, una
         alfombrita para la cama, dos almohadones [almohadas], un acolchado de
         lino nuevo, Cobre siete libras, ocho brazos de tela de mantel, y
         servilletas, un baúl, un galón (?), todo el día de la boda.
         Muriendo la nombrada Anna sin prole, o si sus hijos no llegaran a 
         la edad de siete años cumplidos, la dote se le debe restituir a 
         la familia de la esposa.
         Presentes el Magnífico Mercurio BELLUSCIO Real Juez a Contrato
         de Frascineto
         Cristoforo FAZIO
         Annibale FRASCINO
         Don Alessandro FRASCINO
         Nicola PISARRI
         Gennaro FRASCINO Lazzaro Testigos de la Tierra de Frascineto

		 [De vuelta a la página de Alicia Malladas]
		 



MONTE Tommaso - CARBONE Caterina - Acuerdo matrimonial
         Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1802; f. 16 verso (7 Febbraio 1802)
         Capitoli matrimoniali tra Tomaso MONTE e Catarina CARBONE di
         Frascineto.
         Constituti dalla prima parte Maria PERRONE, e Gennaro CARBONE, madre
         e figlio, ambidue di Frascineto, per parte di Catarina CARBONE, figlia
         di Maria e sorella di Gennaro; e Tomaso MONTE"/Romano/domiciliante in
         Porcile", dalla seconda parte.
         Per dote, Maria e Gennaro promettono "l'intiera casa matta, ove al
         presente abitano essi promissori tale quale esiste, eccetto di quel
         poco mobile che si attrova, e detta casa si deve consignare seguito
         sarà la morte di detta Maria, e se accaso in detto tempo esso il
         Gennaro voglia di suo conto detta casa, sia nell'obligo di stimarla,
         e consignarne il valore di essa al suddetto sposo subito, perche così
         convenuti - Dippiù le promettono li seguenti panamenti [artículos de
         la dote], un paio di vestiti nuovi, e quelli pare, che tiene adesso
         presentemente, due coppole, tre camisci due nuove, ed una usata, tre
         coverte come si attrovano [trovano/como están], un coscino [almohada],
         il saccone [colchón], quali parimente consegnarli devono nel giorno,
         che succede l'affido"... Se Caterina morisse senza figli, o con figli
         minori di sette anni, la dote si deve riconsegnarla alla sua famiglia.
         Testimoni: Magnifico Mercurio BELLUSCIO Regio Giudice a Contratto per
         la Terra di Frascineto, Pietrantonio PARAPUGNA, Angelo DI PACE,
         Antonio GROPPA.

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BRAILE Tommaso - Testamento

         Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1802; f. 25 verso (12 Marzo 1802)
         Testamento nuncupativo di Tomaso BRAILE di Porcile.
         Raccomanda la sua anima a Iddio, ecc.
         Costituisce suoi eredi universali e particolari "li suoi cari figli nomati
         Grisostomo, e Angelo BRAILE a dover ugualmente dividere l'asse
         ereditario di detto Testatore, si di stabili, che mobili, ed ogni
         altro, che appartiene alla sua eredità, con questa legge, e patto, che
         durante la vita di sua moglie Sofia FERRARI, questa la dichiara erede
         usufruttuaria di tutto l'asse ereditario, sempre che osservi la
         vedoviltà,"...
         "Item asserisce esso Testatore d'aver collocato in matrimonio le due
         Figlie nomate Margherita, e Giulia, alla prima le promise docati 60
         doti, ed alla 2.a docati 50 quale doti vuole, che le siano subito
         consignati"
         La dote di Margherita ancora non è stata completamente consegnata, e mancano
         "una copola, e l'altra una copola, l'usinale, ed il velo."
         Desidera che si celebrino docati 30 di messe "metà cantate, e metà
         lette, e queste a grana 13 l'una, e la soddisfazione si faccia per
         tutto la raccolta ventura, e altri docati cinque possa sopra la detta
         eredità lasciarli essa Sofia, per la sua Anima, e questa è la sua
         volontà..."
         Testimoni: Magnifico Mercurio BELLUSCIO Regio Giudice della Terra di
         Frascineto = Costantino BLAJOTTA, Vincenzo RIMOLA, Andrea SCORNAVACCA,
         Domenico BLAJOTTA, Francesco DI GESU, Domenico DI PACE, Giuseppe MAURO
		 
		 [De vuelta a la página de Raúl Palazzo.]
		 



1805

RINALDI Gennaro - SPATA Veronica - Acuerdo de matrimonio

         Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1805; f. 5 recto (2 Gennaio 1805)
         Capitoli matrimoniali tra Gennaro RINALDI  e Veronica SPATA di
         Frascineto.
         Constituti dalla prima parte Pietrantonio SPATA, per parte di Veronica
         SPATA sua figlia, qual vergine in cappillis; e Francesco RINALDI, pur
         anche di Frascineto, per parte di suo figlio Genaro (sic) RINALDI qui
         presente, dalla seconda parte.
         Pietrantonio le promette in dote "per porzione materna e paterna per
         legittima ed ogni altro che alla sopra potrebbe spettare... docati
         60 da sodisfare fra lo spazio di anni 3, ...[e] li seguenti panamenti,
         cioe camisci di donna numero 5 nuove, gonnelle di Fiandina numero 3
         all'uso, Coppole ordinarie n. 5, 2 camisciole una nuova, e l'altra
         usata, un giuppone [alb. xhypun=bolero, chaleco], l'usinale, Tocca, e
         velo," che saranno consegnati il giorno dello sposalizio.
         Se Veronica morisse senza figli, o con figli che non raggiungessero
         all'età di sette anni, la dote si deve riconsegnare alla sua famiglia.
		 
		 [De vuelta a la página de Raúl Palazzo.]
		 



MAGNELLI Vincenzo - PACE Caterina - Capitoli matrimoniali
         Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di
         Frascineto; 1805; f. 107-108 (3 Agosto 1805)
         Capitoli matrimoniali Catarina DI PACE, e Vincenzo MAGNELLI
         Estratto: Demetrio PACE di Frascineto, in nome, e per parte di sua
         figlia Catarina DI PACE vergine in capillis, dalla prima parte.
         E Vincenzo MAGNELLI di Porcile, oggi in questa Terra di Frascineto,
         dalla seconda parte.
         Le due parti hanno deciso contrarre matrimonio.
         Demetrio le promette a Catarina in dote, la somma di docati venti di
         contanti, da consegnarseli fra sei anni, numerando dal giorno dello
         sposalizio. In più le promette i seguenti "panamenti":
         "tre camiscie di donna nuove=due coppole e due fornenti=due gonelle
         una nuova, l'altra usata=una camisciola di Fiandina=un pajo di
         Fioquogli d'oro, quali beni deve esso promissore consignarli subito,
         che si effettuirà il sposalizio"...
         Se la futura sposa morisse senza eredi, o con eredi che non
         arrivassero all'età di sette anni, la dote deve essere restituita
         a Demetrio.
         Testimoni: Marsio LUCI, Mercurio BELLUSCI Regio Giudice a Contratto.

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Jeta Arbëreshe


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