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CAPPARELLO, Natale - Last will and testament transcription from the original (See English version).
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Giacomo SEVERINO di Firmo; 1760; f. 31-32 (18 Agosto 1761). Natale CAPPARELLO della Terra di Acquaf[ormosa] Testamento Nuncupativo "In Dej nomen amen Regnante & Die vero vigesima octava Mensis Agusti anno milessimo septingentessimo sexagesimo primo Nona Indixione in Terra Acquaformosœ & nos &= A preghieri á noj infrascritti Giudice á Contratto Notaro e Testimoni fattoci p[er] parte di Natale CAPPARELLO. Personalmente ci siamo conferiti alla casa di sua solita abitazione sita, e posta dentro á questa Terra d'Acquaformosa, e proprio nella contrada detta la Concezione confine da un lato la casa di Gio[vanni] Batista RINALDI dell' altro lato le case del Dott[ore] Fisico D[onno] Francesco Antonio CAPPARELLO, e altri fini & essendo gionti in essa Casa abiamo ritrovato lo detto Natale CAPPARELLO giacente in letto infermo di Corpo, sano però p[er] Dio gratias di mente vista et inteletto, e con retta memoria asistente il quale considerando il stato fragile, e caduco di questa vita umana, e che nessuna cosa è piu certa della morte, incerta l'ora di questa, e mentre che Dio no[n] volesse passasse da questa vita abintestato, e fra li suoj eredi, e successori avessero qualche discordia, percioche nel retto senzo, e locuzione á determinato di fare il suo ultimo Nuncupativo Testamento... E piacendo alla Sua Divina misericordia levarlo da questa a miglior vita vuole che il suo corpo sia sebelito in questa Parocchial Chiesa sotto il titolo di S. Gio[vanni] Batista, e proprio nella Seboltura delli suoj andenati= E perche l'istituzione dell'Eredi è capo, e principio di qualsivoglia Testamento se[n]za la quale il Testamento p[er] disposizione di legge di dice per nullo e p[er] tanto esso Natale CAPPARELLO Testatore p[er] ogni miglior via che puote e dalle leggi li viene promesso, istituisce crea, e fa, e colla sua propria bocca nomina ad Andriana MATRANGOLO sua affezionatissima Madre Erede universale e particolare sopra tutto e qualsiasivogliano suoj beni mobili stabili oro argento nome di debitori essigenze denaro contante raggioni azione, e ogni altro dovunque sito, e posto in qualsiasivoglia cosa consistente & Si de fidejcomissi che della Sua Madre Erede abia d'osservare ad unquem giusta la Sua Seria continenza, e tenore= Inprimus lascia esso testatore á Domenico suo F[rate]llo una meta di pagliaro che possiede alla sua Chiusa nel farneto, e proprio quello pagliaro che tiene assieme con Luca CAPPARELLO suo F[rate]llo= Item, lascia esso Testatore un tumilo, e mezzo di grano al Rev[eren]do D[onno] Domenico RAJMONDO, e D[onno] Luca BUONO di celebrare tante messe basse alla raggione dun carlino luno, e dette messe si devono celebrare subito che sarà seguita la sua morte= Inderogatus se volesse testare legato pio al Regio Albergo di Napoli = dixit Sig[no]re no[n] posso testarli cosa veruna p[er]che teneo a mia Madre povera in stato di povertà... Presentibus Il Magnifico Francesco RUSSO Regio Giudice a Contratti Gregorio CORDOANA, Gio[vanni] Batista BARLETTA, Diego VACCARO, Fran[ces]co Antonio GRILLO, Gio[vanni] Batista CAPPARELLO di Turo, Gabriele CAPPARELLO di Diego, e Francesco Antonio CAPPARELLO di Turo" English version (See transcript of the original) Archivio di Stato di Castrovillari; Notary Giacomo SEVERINO of Firmo; 1761; ff. 31-32 (18 Aug 1761). Testament of Natale CAPPARELLI of Acquaformosa, living in Contrada La Concezione, neighboring the house of Giovanni Battista RINALDI on one side, and on the other, the house of Dr. ("fisico") D. Francesco Antonio CAPPARELLI. He was found sick in bed. He wants to be buried in the local church, in the place where his ancestors were buried before him. His heir is his mother Andriana MATRANGOLO over all he owns. He also leaves to his brother Domenico "half of the hay barn ("pagliaro") that he owns with his brother Luca, located in his own "chiusa" in the Farneto." He leaves 1/2 tumolo of grain to the Rev. Domenico RAIMONDO and to D. Luca BUONO for masses in his memory. [Link to the BUONO DI CONTE family, related to PACE of Ejanina]
CAPPARELLO, Luca - Last will and testament transcription from the original (See English version).
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Giacomo SEVERINO di Firmo; 1761; f. 49-51 (10 Ottobre 1761). "Luca CAPPARELLO di Acquaf[ormosa] Testamento Nuncupativo "In Dej nomen amen Regnante & Die vero decima Mensis ottobris anno milessimo septingentessimo sexagesimo primo Nona Indixione in Terra Acquaformosœ & nos &= A preghieri á noj infrascritti Giudice á Contratto Notaro e Testimoni fattoci p[er] parte di Luca CAPPARELLO. Personalmente ci siamo condotti nella sua casa sita, e posta dentro questa Terra d'Acquaformosa, e proprio nella contrada detto il breggo confine la casa di Giuseppe MELE e Beatrice CAPPARELLO e altri fini & et essendo giunto in essa casa abiamo ritrovato lo d[etto] Luca giacente in letto in fermo di corpo, sano però di mente Dio gratias e nel suo retto parlare parime[n]te con retta memoria asistente Il quale considerando il stato fragile, e caduco di questa vita derrana, e che nessuna cosa è piu certa della morte, che Dio no[n] volesse passasse da questa vita alintestato, e fra li suoj eredi, e successori avessero qualche discordia, percio che nel retto senso, e locuzione á determinato di fare il suo ultimo Nuncupativo Testamento... E piacendo alla Sua Divina misericordia levarlo da questa a miglior vita vuole che il suo corpo sia sebelito nella Parocchial Chiesa di questa predetta Terra, e proprio nella Seboltura delli suoj andenati= E perche l'istituzione dell'Eredi è capo, e principio di qualsivoglia Testamento se[n]za la quale il Testamento p[er] disposizione di legge di dice per nullo e p[er] tanto esso Luca CAPPARELLO Testatore p[er] ogni miglior via che [...] o dalle leggi divine promisse, istituisce crea, e fa, e colla propria bocca nomina a Daniele CAPPARELLO suo affezionatissimo Fratello Erede universale e particolare sopra tutto e qualsiasivoglia suoj beni mobile stabile oro argento nome di debitori essigenze denaro contante raggioni azione, e ogni altro dovunque site, e poste in qualsiasivoglia cosa consistente p[er] ratas escetto delli delli infrascritti legati & Si de fidej comisse che ad [..] quem d[ett]o suo F[rate]llo Erede abia da essecutare giusta la Sua Seria continenza e Tenore Item lascia á sua moglie Rosa BALZANO una vacca con uno vitello apresso, una porzione di vignia Sita, e posta nella contrada detto il Salcono confine l'eredi di Costan[t]ino CAPPARELLO, e Scondrilico ELMO, altri fini & [I]tem una porzione di Chiusa a luogo d[etto] il Farneto e le com[?]ate alborate con porzione di vignia, e la metà di un pagliaro coverto con ceramili, con assieme la massaria e maesi (?) che si atrova al presente, Ancora uno Saccone, una coverta e una camastra di ferro, una Cascia di legniame di fago, e tutto questo lo lascia á detta sua moglie Rosa BALZANO, e che possa disponere á suo piacimento = Item lascia á sua madre Andriana MATRANGOLO uno tumilo di grano sabito, che sarà seguita la sua morte, e mezo tumolo di germano semindato nel luogo d[ett]o la fondaria del Palumbo = Itelm lascia a Natale suo F[rate]llo una zappa nuova e un pajo di scarpe usate = Item lascia a Daniele Suo Erede una cassa grande, e un paj di Sopra calzette = Item lascia á Gio[vanni] Batista Suo F[rate]llo una cassa nuova = Item lascia a Dom[eni]co Suo F[rate]llo un pajo di scarpe, e un barrile di vino = Item lascia al Rev[eren]do D[onno] Dom[enic]o RAIMONDO un tumulo di grano e due barili di vino p[er] celebrare tante messe basse alla raggione di grana dieci l'una = Item lascia una sua cappa usata á Vincenzo BALZANO Suo Cognato = Item lascia il Seminato che si tiene assieme con Angelo GRILLO á Teresa DI MARCO Sua Socera = Lascia p[er] Tuttore e Procuratore Testamentario ad Angelo STRATICÒ Suo affezionatissimo F[rate]llo germano della Terra di Lungro acciò Si compiacesse ponere in esecuzione questo espreso in questo ultimo suo Nuncupativo Testamento = Inderogatus esso Testatore se volesse testare legato pio al Regio Albergo di Napoli = dixit Sig[no]re no[n] posso laciare al d[ett]o Regio Albergo p[er]che lascio li miej parenti in stato di povertà = Presentibus pro testibus... Il Magnifico Francesco RUSSO Regio Giudice a Contratto Pietro Antonio MATRANGOLO, Giorgio VACCARO, Vincenzo CAPPARELLO di Diego, Angelo VICCHIO, Andrea ARCIERI, Vincenzo DI MARI, e Natale MELE Testimonij" English version (See transcript of the original) Archivio di Stato di Castrovillari; Notary Giacomo SEVERINO of Firmo; 1761; ff. 46-51 (10 Oct 1761). Testament of Luca CAPPARELLI of Acquaformosa, living in Contrada Breggo, neighboring the house of Giuseppe MELE and Beatrice CAPPARELLI. He was found sick in bed. He wants to be buried in the local church, in the place where his ancestors were buried before him. He designates as his heir his brother Daniele CAPPARELLI. He leaves his wife Rosa BALZANO a cow with its calf, and a portion of vineyard at a place in Contrada Il Salcono, neighboring the heirs of Costantino CAPPARELLO and Scanderbeco ELMO; also a portion of "chiusa" at El Farneto with vines, and half of a hay barn covered with "ceramili" [tiles] with the farm and assets. Also a straw mattress and a bed cover and an iron bedstead, a box [chest] made of beechwood, all of which she can use and enjoy. He leaves his mother Andriana MATRANGOLO a tumolo of harvested grain, and half a tumolo of grain planted in the place called la Fontana del Palumbo. He leaves his brother Natale a new hoe, and a used pair of shoes. He leaves his heir Daniele a big box [chest], and a pair of "sopra calzette". He leaves his brother Domenico a new box [chest]. He leaves his brother Giovanni Battista a pair of shoes and a barrel of wine. He leaves the Rev. D. Domenico RAIMONDO a tumolo of grain and two barrels of wine to celebrate masses in his memory for the value of 10 grana for each. He leaves a used cloak to his brother in law Vincenzo BALZANO. he leaves the seeded ground he has with Angelo GRILLO to his mother in law Teresa DI MARCO; and he designates his "most affectionate" Angelo STRATICO' "fratello germano della terra di Lungro" as his "tuttore and procuratore testamentario." Note: A chiusa is a parcel of land that is enclosed, either by trees or by other land. Sopra calzette are socks of some kind. I will report as soon as I find out. Usually a "fratello germano" is a full brother, child of the same parents. I don't know why the document describes Angelo STRATICÒ with this term. I suspect that there was some license with this description. This is not the first time I see this loose interpretation of the term. A.B. [Link to the BUONO DI CONTE family, related to PACE of Ejanina]
RAIMONDO, Giuseppe Antonio - Last will and testament
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1768; f. 14-15 (10 August 1768). Testament of the Cleric Giuseppe Antonio RAIMONDO of Acquaformosa. His heirs are his children born in the marriage with Fortuna BELLUSCIO, Luigi, Silvio, Fedele, Bernardo, Simone, Nicola e Giacchino RAIMONDO who can divide the inheritance in equal portions after his wife's death. He leaves to Cintia and Maria the dowries, the same as they have already assigned to their daughter Veneranda, as well as the clothing. His heirs should give the same dowry and clothing to his sister Teresa RAIMONDO, when she requests it. He has received 100 ducats from the dowry of his wife Fortuna BELLUSCIO, which he has invested in the possession at El Galatro. If his wife wishes to marry again, she should be given 100 ducats for her dowry, plus 50 more from the possession at El Galatro. He leaves 10 ducats for masses up to 3 years after his death. His heirs should use other 5 ducats for the same purpose. [Link to the Raimondo family genealogy site]
CAPPARELLI Dorotea - Dowry promise by Giuseppe CAPPARELLI
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Giacomo SEVERINO; 1775; f. (29 June 1775). Marriage contract between Dorotea CAPPARELLI of Acquaformosa and Giuseppe DONATO of Firmo. Title: "Dorotea CAPPARELLI promisione di dote fatta da Giuseppe CAPPARELLI Patre in contemplazione di Matrimonio con Giuseppe DONATO." There is an agreement between Giuseppe CAPPARELLI of Acquaformosa, present in the town of Lungro, who is acting for himself and in the name of Dorotea CAPPARELLI, procreated from Giuseppe's marriage to Domenica MELE; and Giuseppe DONATO of the town of Firmo, present in the town of Lungro, who wants to make the necessary arrangements for his legitimate marriage to Dorotea. The father of the bride wishes to list the dowry. He promises 50 ducats, the total to be paid within 3 years. Beyond this, he promises that the bride will have "la gonnella grande di Starnetta guarnita nelle spalle con Galone d'oro, e nella podana con pizillo d'oro. Item li promette li vestimenti all'uso delli Albanesi cioe' a cinque a cinque, cioe' cinque cappeli di veluto guarniti con laccetto d'oro, cinque camisce lavorate, cinque bamacette, due gonelle con guarnite di Fiandina verde cioe nelle spalle con trena d'oro e nella podana con il talone seu garella a passamano ed e[le]mosinale di Tafitano Russo con il pizzillo d'oro a torno una rezziglia uno pero di Sciquagli d'oro, due spincoli d'argento quali si devono consignare porzione del giorno dello sposalizio e il resto fra lo spazio d'anni tre e due cascie di legname di castagna nel giorno dello sposalizio che succedera con laggiuto del Sigr. dentro il mese di Novembre di questo corrente anno ....(?) alli fini." These arrangements have the consent of Angelo DONATO, father of the said Giuseppe, with the promise that if Dorotea dies without issue, the said dowry must be returned to her family. [Link to the Pace-Bellusci family genealogy page]
RIMOLA Abramo - MASCI Lucrezia - Acuerdo de matrimonio
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1781; f. 38 verso (29 Luglio 1781) Contrato de matrimonio entre Abramo RIMOLA y Lucrezia MASCI, los dos de Porcile. Se presentaron ante el notario en Frascineto la viuda Domenica GAETANO, Domenico, Vincenzo y Pietro MASCI Madre e hijos respectivamente del Casal de Porcile, a nombre y por parte de Lucrezia MASCI su hermana, e hija de dicha viuda Domenica, cual vergine in Capillis... de la primera parte= Veronica ALFANO viuda, y Abramo RIMOLA, madre, e hijo respectivamenty también del Casal de Porcile, e igualmente hoy en Frascineto, de la segunda parte= Lucrezia MASCI y Abramo RIMOLA han convenido que se van a casar en agosto del año 1782, por iglesia. Los hermanos MASCI y su madre prometen en dote a Abramo la suma de 40 ducados a pagarse en seis años, a comenzar del día del casamiento. Si no pagaran dentro de ese período, le van a entregar la casa donde ahora vive su Madre, y el hijo [hermano] Vincenzo, cuya casa confina con Giovanni [PACE] PITTARELLA, Giuseppe GROPPA, y Daniele DI PACE, y si no tuvieran más la casa, que le puedan pagar de a poco el resto que quedara. Le promenten además los artículos de dote de acuerdo con la costumbre albanesa, de a cuatro (Es decir, cuatro de cada uno de los artículos prometidos), y dos "Casse de Murano" [baúles de madera, para guardar frazadas y sábanas. Es posible que alguien haya provenido de Morano]. La madre de Abramo le promete todos los muebles de la casa donde viven, como así también la casa misma, con pacto y condición de que él la deba "gobernar,[a ella], mantener y tratarla bien", y también le promete esas pocas ovejas que tiene, y deben estar siempre unidos, y no irse y abandonar a la Madre". Si la futura esposa muere sin herederos, o con herederos que no lleguen a la edad de 7 años, la dote se debe reintegrar a la familia de la esposa. Presentes el Magnífico Felice Antonio SARACENI Real Juez a Contrato de Castrovillari Dom[enico] FRASCINO Giambatt[ist]a FERRARI Andrea FERRARI Testigos de la Tierra de Frascineto Lucio PISARRI Franc[esc]a Anto[nio] PACE de Porcile [A la página de Alicia Malladas]
LAURITO Catarina - Sale of olive trees
Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1782; f. 18-19 21 luglio 1782 Vendita d'olive fatta da Catarina LAURITO, Giovanni, e Pasquale MORTATI, madre e figli, a pro di Giambattista FERRARI q.m Giuseppe di Frascineto Estratto: Catarina LAURITO, Jure Romano vivente del q.m suo marito Giambattista MORTATI, e Giovanni e Pasquale MORTATI, madre e figli del Casale di Porcile, vendono a Giambattista FERRARI un terreno di una tomolata, alborato con quarant'uno piedi di olive, ed altri alberi fruttiferi, sito in Porcile, nel luogo detto il Feudo, confine verso mezzogiorno con in beni di Giovandrea CILIBERTO, da tramontana Martino DORSA, e da levante via Publica che si va a Porcile. Ha un canone dovuto alla Camera Baronale di Cariati. Il terreno aveva il prezzo di ducati 50. Vedi un'altro documento che nomina Catarina LAURITO Torna alla pagina di Maurizio Re
LAURITO Leonardo Testamento
Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1782; f. 19-20 31 luglio 1782 Testamento Nuncupativo di Leonardo LAURITO del Casale di Porcile Estratto: Il testamento menziona sua moglie, Veronica RINALDI, e suoi figli Simeone, Cristoforo e Vittoria LAURITO. Simeone e Cristoforo sono suoi eredi universali, e particolari sopra tutti i suoi beni... distribuiti ugualmente trá essi. "Quall'ora il precitato Cristoforo prendesse per moglie la Figlia di Francesco ALFANO, sia q[ue]sto escluso della cennata eredità, non volendo aderire ad una tale sua volontà, ed in caso sia ostinato di di perfezzionarlo, sia ottenuto, e obbligato, egli il Cristoforo di prendere la sola legittima, che dejure le spetta,... e se poi vorrà prendere altra giovine, sia uguale erede, come di sopra e nella divisione facienda, debbia prendere la metà della vigna, che possiede nel Feudo... "Item, lascia alla sua cara consorte Veronica RINALDI sua vita durante, tutto ciò che possiede, mentre osservasse il lutto vedovile, e non osservando la vedoviltà, sia tenuto (sic) solamente di prendere le sue doti, che ascendono a docati otto. "Item, lascia alla sua Figlia Veronica LAURITO carlini venti, dichiarando che della promessa dotale, debbia (sic) conseguire solo docati nove, giacche docati trent'uno, si son consignati p[er] mano del Testat[or]e, e riguardo i Panamenti, si osservi il ricevo [la ricevuta], che si conserva in Casa = Item, lascia al suo Figliastro Vincenzo FRAGOLITO una botte nella Capacità di barrili dieci, qual botte lo debba prendere pieno di musto nella ventura raccolta delle vendemie, ciò per ricordarsi dell'Anima Sua, quiasic="... Presenti il Magnifico Joanne Antonio BLUMETTI Regio Judice a Contratto di Frascineto Andrea GAETANO di Frascineto Saverio FERRARI Giovanne GUGLIELMO Giovanne Andrea CILIBERTO Magnifico Francesco BELLUSCIO Testimoni del Casale di Porcile Mastro Pietro MAURO Luca RINALDI [Enlace a la página de Raúl Faust]
MICELI Costantino - ALBAMONTE Rosa - Capitoli matrimoniali
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO; 1784; f. 1 (19 febbraio 1784). Titolo: "Capitoli matrimoniali trà Costantino MICELI, e Rosa ALBAMONTE" "In Dei Nomine Amen. Die decima nona Mensis Februarii, millesimi, septingente[si]mi, octuagesimi quartu in Terra Frascineti§ Reg[nan]te in nobis Ferdinando quarto § Ind[itione] secunda Personalm[en]te Costituto nella p[rese]nza nostra Mastro Gerolamo ALBAMONTE di quel Casale di Porcile, al pres[en]te in q[ue]sta Terra di Frascineto, il quale agge, ed interviene alle cose infras[crit]te, p[er] se stesso, suoi eredi, e si anche in nome, e parte di Rosa ALBAMONTE sua leg[itti]ma, e nat[ura]le Figlia, qual vergine in Capillis & colla promesa de rato, ed osservanza delle cose inf[rascritt]e ed in futuru[m] da una parte = E Mastro Domenico MICELI di q[ue]sta prefatta Terra di Frascineto, il quale similm[ent]e, agge, ed interviene p[er] se medesimo, suoi suoi eredi & et anche in nome, e parte di Costantino MICELI suo leg[itti]mo figlio in futuru[m] dalla seconda parte." Resumen del resto del documento: Ambas partes declararon que han contraído matrimonio [que significa que han hecho un convenio de matrimonio, no que se han casado], entre dicha Rosa, hija del mencionado Gerolamo, y el mencionado Costantino. Gerolamo, el padre de Rosa, le promete en dote y como dote, que incluye la suma de 60 ducados en efectivo, de este modo: 20 ducados a 15 días antes del casamiento, y los restantes 40 dentro de tres años después del casamiento. Si no los puede pagar, el futuro marido puede apropiarse de un "fundaco" [sótano] que tiene debajo de la casa vieja, que "nunc pro tunc" se lo asigna, previo aprecio, para que si vale más de 40 ducados, le pague el resto, y si no, él le va a pagar lo necesario en efectivo o en cosas. En el caso de que el sótano esté bajo hipoteca, o litigio, será posible recorrer a la dote de la difunta madre de Rosa, Lucrezia. En ese caso, Rosa no puede pedir más como parte suya de lo que queda. Por su parte Domenico, Padre del esposo, Costantino, si cuando se casa quiere formar casa aparte, le promete la suma de 60 ducados, es decir 30 ducados en un viñedo [terreno cultivable], 30 ducados en inmueble. El inmueble va a ser la casa superior [la parte superior de la casa], limítrofe con la casa de Serafino FAZIO, y si no llega a tal valor le va a pagar en efectivo, y se obliga "parimente d'ipotegare li docati venti in contanti promessi come sopra dal precitato ALBAMONTE, sopra il fundaco di detta casa, acció siano tutti, e nel caso poi, che voglia esso Domenico tenere d[ett]o fundaco per suo comodo, si obliga di consegnare il denaro, al cennato Costantino, quia sic-" Gerolamo también le promete a la hija la "gonella grande guarnita" [ese era el vestido nupcial, el traje típico], y las otras ropas de a seis, de acuerdo a la usanza y costumbre, además de la vestimenta que la dicha esposa ya tiene, como así también otra falda pequeña nueva, y otra camisa nueva, todo a consignarse el día de la boda. Si la futura esposa muere sin hijos, o con hijos que no lleguen a la edad de siete años, la familia del esposo tiene que devolver toda la dote. Testigos: el Magnífico Felice Antonio SARACENA, Real Juez a contrato Reverendo Antonio Arcipreste ROSETI Giambattista FERRARI Saverio MICELI Testigos de la Tierra de Frascineto Domenico ROSETI Pietro RIMOLA de Porcile [hoy Eianina]
BRAILE Pietro - GROPPA Catarina - Capitoli matrimoniali
GROPPA Carluccio - BRAILE Margherita - Capitoli matrimoniali
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO; 1785; f. 40 (6 Giugno 1785). Titolo: "Capitoli matrimoniali di Carluccio GROPPA, e Margherita BRAILE, sí anche di Pietro BRAILE, e Catarina GROPPA di Frascineto" "In Dei Nomine Amen. Die sexta Mensis Junii, millesimi, septingentesimi, octuagesimi quinti in Terra Frascineti§ Reg[nan]te § Ind[itione] tertia Costituti personalm[en]te nella p[rese]nza nostra Basile BRAILE di q[ues]ta Terra di Frascineto, il quale agge, ed int[ervie]ne alle cose infras[crit]te, p[er] se stesso, suoi eredi, e si anche in nome, e parte di suo figlio Pietro, come anche di Margherita BRAILE, qual verg[in]e in Capillis sua leg[itti]ma, e nat[ura]le Figlia, colla promesa de rato, ed osservanza delle cose inf[rascritt]e ed in futuru[m] da una parte = E Cristoforo GROPPA di q[ue]sta sud[dett]a Terra di Frascineto, il quale similm[ent]e agge, ed interviene alle cose inf[rascritt]e tanto p[er] se stesso q[ua]nto in nome, e parte di sui Figlio Carluccio, e Catarina GROPPA, colla promessa ben'anche de rato, ed osservanza delle cose inf[rascritt]e in futuru[m] dalla seconda parte." Resumen del resto del documento: Ambas partes declararon que el mencionado Basile BRAILE en virtud del matrimonio concluido por palabra de los presentes por iglesia entre la mencionada Margherita, su hija, y Carluccio GROPPA, les promete hoy 40 ducados en efectivo, o asignar a su hija un cuerpo estable del mismo valor. En cuanto a los artículos de la dote de la esposa, fueron otorgados completamente de a cuatro, de acuerdo con la costumbre de los Albaneses. Por otra parte Cristoforo, padre de la mencionada Caterina, le prometió en dote otra suma de 40 ducados en efectivo a consignarse hoy, o una propiedad del mismo valor. La dote de la esposa fue otorgada de a cuatro como es la costumbre de los Albaneses. [Enlace a la página de Silvina Tomasi]
GUGLIELMO, Pietro di Leonardo
Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1786; f. 41-43 (9 Luglio 1786) Capitoli matrimoniali tra Pietro GUGLIELMO e Stilla Maria CILIBERTO di Porcile. Constituti dalla prima parte Giovanni Andrea CILIBERTO del Casale di Porcile, in nome e parte di sua figlia Stilla Maria CILIBERTO, qual vergine in capillis; e Lonardo GUGLIELMO di Frascineto, in nome, e per parte di suo figlio Pietro GUGLIELMO, dalla seconda parte. Per dote, Giovanni Andrea promette "nel giorno dell'affido tanta vigna, ed olive, che possiede nel Feudo de' Porcile, [e] li Panamenti, all'uso delli Italiani, quali si devono consegnare nel giorno dell' affido, e sono come seguono, cioè coverte di lana numero tre, lenzuoli di lino numero quattro= Coscini di Bombace n.o quattro, un avantiletto di Bombace, il saccone, un sproviero di lana nuovo, Tovaglie, e servietti braccia dodeci, Rame lib[r]e dodeci, una Camastra, una Tocca, l'usinale, Camiscie n.o cinque nuove, due gonelle nuove, e due camisciole nuove, cinque Bambacelle, la Tovaglia dell' erede, una Botta nuova della capacità di barrili dodeci, quale robbe si debbono consig[nar]e come di sopra." Dalla sua parte, Lonardo GUGLIELMO padre di Pietro promette in caso di divisione tra padre e figlio, di assegnarli "il numero di quaranta capre, cioè piccole, e grandi, ed il Caccaro. Dopo la morte di Lonardo, Pietro dovrà provvedere alle doti delle sue sorelle. Se Stella Maria morisse senza figli, o con figli che non raggiungano i sette anni, la dote si deve riconsegnare alla sua famiglia. Testimoni: Magnifico Giovanni Antonio BLUMETTI Regio Giudice Terra di Frascineto, Gennaro FAVALE, Giuseppe CALDARELLA, Testibus Casali Porcilis, Giuseppe RIMOLA Testibus Terrae Frascineti, Magnifico Lucio PISARRI, Angelo FERRARI [Collegamento a pagina di Maurizio Re] [Collegamento al Catasto Onciario di Porcile 1752]
CAPPARELLI Giuseppe - Sale of land
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1787; f. 15 (26 Marzo 1787); Acquaformosa Mastro Giuseppe CAPPARELLI D'AURELIO sells to Francesco BUONO DI MATTEO the following: A possession planted with grapevines, olives, figs and other fruit trees in Contrada delle Creti, Territory of Altomonte, limited on the south by another possession of the said Giuseppe, to the north the neighborhood road, to the west Antonio CAPPARELLI MALESCIA and other limits. with the weight of a "stopello" of grain as an annual tax, in benefit of the heirs of the deceased D. Antonio CAMPILONGO of Altomonte. It sells for 27 ducats, as estimated by Antonio CAPPARELLI MALESCIA. [Link to the Pace-Bellusci family genealogy page; Link to another document in this page]
LAURITO Simeone - DI MAIO Agata - Acuerdo de matrimonio
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1787; f. 17 (16 Apr 1787) Contrato de matrimonio entre Simeone LAURITO de Leonardo, y Agata DI MAJO del difunto Domenico. Se presentaron ante el notario en Frascineto Teresa BASTONE del difunto Francesco de la Ciudad de Castrovillari habitante ahora en esta Tierra de Frascineto, la cual actúa con el consentimiento y en presencia de su marido Andrea GAETANO del difunto Tomaso, por parte de su hija Agata DI MAJO, nacida en constancia de su matrimonio entre la sudicha Teresa, y su primer difunto marido Francesco [error], la cual es vergine in Capillis, de la primera parte = Y L[e]onardo LAURITO del difunto Cristoforo del casal de Porcile, hoy en esta Tierra de Frascineto, el cual actúa por parte de sí mismo y a nombre de su Hijo Simeone LAURITO ausente, de la segunda parte= Simeone y Agata se van a casar por Iglesia en el futuro cuando será conveniente a ambas partes. Teresa, la madre de Agata, promete como dote, en presencia del marido, la suma de veinte ducados en efectivo, en cuotas de cinco ducados anuales, a comenzar desde el día de la boda, y si la sudicha Teresa no pagara, se pueda invocar este documento. Como parte del ajuar, le da un colchón, tres sábanas, un par de almohadones [almohadas], un avantiletto [alfombrita], un acolchado, dos frazadas de lana, camisas de a cuatro, tres nuevas, y una usada, cuatro servilletas, un Mantel de cinco brazos, otra de dos brazos, y medio para mesa, tres bombachitas, Cobre libras diez, un Trípode, una faldita de sarga (saja=saia=twill) una camisita de sarga, una camisita de Fiandina, y otra falda de Fiandina, que le será otorgado todo en el día del casamiento= Con la estipulación que si los futuros esposos se quisieran dividir del sudicho Lonardo Padre del dicho Simione (sic), Lonardo se obliga a darles una casa solamente para vivir, y nada más= Otro pacto, que muriendo la nombrada Agata sin prole, o si sus hijos no llegaran a la edad de siete años cumplidos, la dote se le restituya a Teresa o a sus herederos. Presentes el Magnífico Joanne Antonio BLUMETTI Real Juez a Contrato de Frascineto Nicola MICELI Giuseppe CUCCI Angelo FERRARI Testigos de la Tierra de Frascineto Giuseppe BUONO Michel'Angelo BELLUSCI [A la página de Elena Braile]
GROPPA Gennaro - FERRARO Catarina - Marriage Contract
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1787; f. 34v (28 Jun 1787) Marriage contract between Costantino FERRARI son of Gennaro and Antonio GROPPA son of Serafino both of Frascineto. The parties involved are Costantino FERRARI son of Gennaro of this Land of Frascineto, for himself and on behalf of his daughter Caterina in her quality of "vergine in capillis" [unmarried young woman], and with the promise of the items listed below, of the first part; and Antonio GROPPA the son of Serafino also of Frascineto, who acts for himself, and on behalf of his son Gennaro GROPPA, of the second part. Both parties state that by the will of God they have concluded an amiable agreement of future marriage between the said Caterina and the said Gennaro, to be carried out according to the norms of the Sacred Council of Trent and the Roman Ritual, when it will be convenient for both parties. The aforesaid Costantino promises as the dowry of his daughter Catarina for Gennaro the future husband, with his father present, the sum of 80 ducats in cash, to be paid within the next 4 years, starting at the date of the wedding, and if he does not pay, this instrument may be invoked. He also gives [his daughter] the large skirt [possibly the traditional dress] for the marriage, which is not included with the cash. Antonio,the father of the groom promises to his son half of all of his property, only after his own death and the death of his wife Orsola FRASCINO, while the other half of the property should go to the groom's brother Costantino, both of whom have the duty to attend to the marriages of their sisters Catarina and Beatrice, with the necessary dowries, items and clothing as is the custom; however, if they or any of them do not wish to be married, she or they should have an equal part of the property as the other brothers; and if then they decide to get married, the property will go back to the brothers. Of the same property they can only assign for "piis causis" [for the Church] 20 ducats for each [girl], and the rest should return to their brothers, reserving the said Antonio the right to assign what he wants to give for his own soul and for his wife's. Furthermore, the parties agree that if the future bride [Catarina FERRARI] dies without issue, or with children that don't live to be 7 years old, the dowry will be returned to her family. Witnesses: Magnifico Joanne Antonio BLUMETTI Royal Judge on Contract Magnifico Francesco BELLUSCI of Porcile [today Eianina] Pietro FERRARI Giuseppe BARBATI Nicola PISARRI Witnesses of the Land of Frascineto Giambattista FERRARI [To the page of Gerald and Steve Diquattro]
MIRAGLIA Antonio - FERRARO Rosanna - Capitoli matrimoniali
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO; 1787; f. 47-49 (8 settembre 1787). Titolo: "Capitoli madrimoniali trà Antonio MIRAGLIA di Gennaro di Porcile, e Rosa FERRARI q[uonda]m Giuseppe di Frascineto" "In dei Nomine Amen die Octava Mensis se[p]tembris millesimi septingentesimi octuagesimi septimi in Terra Frascineti Regn[ant]em in nobis = Personalmente Costituto nella p[re]senza nostra Andrea FERRARI q[uonda]m Gius[epp]e de q[ue]sta Terra di Frascineto, il quale agge, ed interviene alle cose infras[crit]te, p[er] se stesso, ed anche in nome, e parte di Rosa FERRARI sua germana Sorella, qual vergine in Capillis e colla promessa de rato, ed osservanza delle cose infras[crit]te in futurum & da una parte = e Gennaro MIRAGLIA q[uonda]m Antonio di quel Casale di Porcile, al presente oggi in qu[e]sta Terra di Frascineto, il quale similmente agge, ed interviene alle cose infras[crit]te, tanto per se, quanto in nome, e parte di suo Figlio Antonio, in futurum, dalla seconda parte &=" Le due parti hanno accordato matrimonio, che sarà celebrato non appena le parti siano pronte, "giusto il disposto del Sacro Concilio Tridentino, e Rituale Romano"... Andrea promette alla sposa come dote la "legittima... sull'asse ereditario del defonti Padre Gius[epp]e, e doti della di loro mad[r]e la som[m]a di docati cinquanta inclusi colla gonella, che serve nel giorno dell'affido, mediante però estimazione da farsi da esperti dell' Arte di comune consenso eligendi, ed il restante contante, p[er] suplimento di d[ett]i docati cinquanta, promette esso Andrea sborzarli trà lo spazio di Anni 3 numerando dal dì, che succede il sposalizio"... Il fratello promette anche "li Panamenti a cinque a cinque mercè l'uso, e consuetudine della Padria" anche nel giorno del matrimonio. Tutto ciò si dovrebbe restituire al detto Andrea o suoi eredi, se Rosanna non avesse figli sopravvissuti all'età di anni sette. A questo punto Gennaro MIRAGLIA, padre dello sposo, dispone della sua proprietà e quella di sua moglie, cedendo la metà al suddetto Antonio, e l'altra metà all'altro figlio Serafino, i quali devono provvedere alle doti delle loro sorelle. Gennaro e sua moglie desiderano essere padroni della loro proprietà fino alla loro morte.
PACE Demetrio di Domenico - Vendita di casa in Frascineto a GROPPA Andrea
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1787; f. 59-60 (11 Ottobre 1787) Vendita di casa fatta da Demetrio PACE q[uonda]m Domenico in beneficio di Andrea GROPPA q.m Serafino ambedue di Frascineto. In dei nomine Amen die undecima Mensis Octobris millesimi septingentessimi octuagesime septimi in Terra Frascineti Regn.e in nobis Ind.e quinta = Costituito personalm[ent]e in p[re]senza nostra Andrea GROPPA q[uonda]m Serafino de q[ue]sta Terra di Frascineto, il quale agge, ed interviene alle cose infras[crit]te, p[er] se stesso, suoi eredi, e successori in futurum da una parte = e Demetrio PACE q.m Domenico di questa enunciata Terra di Frascineto, il quale similmente agge, ed interviene alle cose infras[crit]te, p[er] se medemo, suoi eredi, e successori dalla seconda parte = Egli il predetto Demetrio spontaneamente ave asserito, come asserisce nella medema nostra presenza, come esso lui tiene, e pacificamente possiede qualvero sig[no]re, e p[adro]ne, con giusto titolo, e buona fede, una casa matta dintro q[ue]sta cennata Terra di Frascineto, nella contrada i Bellizzi, confine de mezo giorno con le case della vedova Catarina GRECA, da ponente strada publica, ed altri fini sevene sono franca di ogni peso, eccetto però dell'annuo canone di carlini sei affrancabile, al R[everen]do Clero di q[ue]sta enunciata Terra di Frascineto, p[er] lo capitale di docati dieci, qual annuo canone, e suo cap[ita]le da' oggi istesso giorno resta a'carrica del cennato Andrea GROPPA comprat[or]e, lo queale si è obbligato, come si obbliga de facie ad faciem col attuale R[everen]do Arcip[ret]e D. Antonio ROSETI di pagare, e corrispondere in ogni fine di ciascun mese di Agosto lo pred[ett]o canone di carlini sei, di maniera tale restano in genere, ed in specie ippotecati tutti j suoi beni p[rese]nti, e futuri, et in specie laeteris non derogando la predetta casa, che intende comprare dal riferito Demetrio p[er] le [...] varie sono le cause, p[]er le q[ua]le non riesce, al citato Demetrio tenere a suo proprio conto lanzidetta casa, molto più che lo prefato fà domicilio in altra casa di maggior suo comodo, p[er]ciò ave stabilito, quella vendere al citato And[re]a pres[ent]e, e q[ue]sta p[er] lo convenuto, et final prezzo di docati diciesette, e grana venti cosi amichevolm[ment]e accordati/siccome dicono/nella nostra p[rese]nza. E fatta dunque una tale assertiva, volendo le sopradette parti mandare in effetto tuttocciò, che di sopra si è detto, e merce publico, e sollenne Istrom[ento] roborarla una tal vendita, quindi è, che oggi sud[dett]o giorno, egli il citato Demetrio à venduto, ed alienato, vende, ed aliena liberam[ment]e, e senza patto alcuna di ricomprare a' beneficio del citato Andrea compratore pres[ent]e, che in buona fede compra l'enunciata casa come sopra descritta, e confinata una con tutti, e singuli suoi jussi, raggioni, azzioni p[er] libera entrata, ed uscita e così franca eccetto del pred[ett]o annuo canone di carlini sei dovuti al sud[dett]o R[everen]do Clero, lo quale si è obbligato, some si obbliga col suo giuram[ento] di pagarlo in ogni fine di Agosto di ciascu[n] Anno, sinocche non seguita l'affrancaz[ion]e dell'ispressati docati dieci capitale, restando in genere, ed in specie obbligati p[er] tal causa tutti i beni di esso And[re]a p[rese]nti, e futuri, e delli suoi eredi, ed in specie la descritta casa comprata come sopra, e q[ue]sta p[er] lo convenuto prezzo di docati diciesette, e grana venti, che q[ua]le docati diciesette, e grana venti, oggi istesso giorno nella presenza nostra egli l'Andrea sborza, e consegna in potere del riferito venditore Demetrio PACE la som[m]a di docati sette, e grana venti, in monete d'Argento, usuale, e corrente nel pres[ent]e nostro Regno, giacchè j docati dieci restano p[er] lo capitale sud[dett]o del R[everen]do Clero, che il tutto và a carrica di esso And[re]a comp[rato]re presente quietante = ... Testimoni: Giovanni Antonio BLUMETTI Reg.o Jud.e a Con.tto Mag.co Lucio PISARRI Costantino SCUTARO Gius.e CUCCI Testibus Terrae Frascineti Angelo FERRARI Nicola PISARRI [Collegamento alla pagina di Alicia Malladas]
1789
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1789; ff. 61 (11 December 1789) Sale of property by Giuseppe CAPPARELLI D'AURELIO to Erina BUONO both of Acquaformosa. Giuseppe has a little land of the capacity of about 2 stupellate, planted with 3 chestnuts, 8 dark mulberries and one pear tree in the Contrada dietro l'Orto delli Monaci, bordering to the north Andrea CAPPARELLI D'AURELIO, to the south another plot of the said Giuseppe, and other limits. The property is worth 11 ducats, as estimated by Giovanni BUONO. [Link to the Pace-Bellusci family genealogy page; Link to another document in this page]
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1790; f. 10 (7 Febbraio 1790) Contrato de matrimonio entre Pietro QUARTAROLO, y Catarina SALERNO; y entre Angelo SALERNO y Maria QUARTAROLO, todos de Porcile. Se presentaron ante el notario en Frascineto Angelo SALERNO del Casale de Porcile, a nombre y por parte de su hermana Catarina SALERNO, de la primera parte= y Pietro QUARTAROLO también de Porcile, y también hoy en Frascineto, a nombre y por parte de su hermana [Maria] QUARTAROLA (sic), de la segunda parte= Pietro QUARTAROLO y Catarina SALERNO, y Angelo SALERNO y Maria QUARTAROLO han convenido en que se van a casar por iglesia en el futuro cercano, cuando les sea cómodo. Ambos Angelo y Pietro se prometen en dote de sus hermanas la suma de 40 ducados a pagarse en tres años, a comenzar del día del casamiento. Se promenten además los artículos de dote de acuerdo con la costumbre albanesa, de a cuatro (Es decir, cuatro de cada uno de los artículos prometidos). Si ambas mujeres mueren sin herederos, o con herederos que no llegan a la edad de 7 años, las dotes se deben reintegrar a las respectivas familias. Presentes el Magnífico Joanne Antonio BLUMETTI Real Juez a Contrato de Frascineto Biase SCUTARO Dom[enico] RINALDI Dom[enico] FERRARI Testigos de la Tierra de Frascineto Salvad[or]e FRASCINO Alessandro FRASCINO [A la página de Alicia Malladas]
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1790; f. 19 (17 November 1790). Mastro Giuseppe CAPPARELLI D'AURELIO of Acquaformosa sells property to Domenico BUONO D'AGOSTINO of the same. The plot is located in the Contrada commonly called Dietro l'Orto delli Monaci, planted with chestnuts, mulberries and other trees, with the capacity of about half a "tomolata", limited on the north by Andrea D'AURELIO, to the west the Orto (vegetable garden) delli Monaci, on the south the said Domenico, on the east (?) and other limits, to meet his needs, especially to satisfy the dowry of his daughter Dorotea married in Porcile, he has decided to sell it. Thus he renounces to his property from now on, including the weight of the canon (tax) of 5 annual grana in favor of the Abbey. He sells it for 18 ducats. He promises to inform Dorotea about the transaction. The witnesses to this contract are M.co Vincenzo CAPPARELLI, D. Luca Arciprete BUONO, Francesco RAIMONDO, Mastro Vincenzo CORTESE, Gabriele DI TURI, Domenico MEZZANOTTE. [Link to the Pace-Bellusci family genealogy page; Link to another document in this page]
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1791; ff. 6-7 (9 February 1791). Testament of Fortuna BELLUSCIO, living in a house in Contrada del Carcere in Acquaformosa. She makes all her male children heirs over her dowry of 100 ducats, that is Luiggi, Silvio, Fedele, Bernardo e Giacchino RAIMONDO. She declares and asserts that her late husband, Clerico Giuseppe Antonio RAIMONDO left her 50 ducats for her comfort. She leaves them to her son Giacchino, because he is the most obedient and helpful in her present sickness, and old age. Her married children Silvio, Bernardo, e Giacchino RAIMONDO have already bought their part from her, and she asks only that they provide the dowry for their sister Maria RAIMONDO, another of her daughters. The house furniture such as it is, that is the furnished bed and other things are all Giacchino's, because the other brothers have had their portions. Giacchino must give 4 carlini to the other brothers for a cauldron. The "bagaglia" belongs to Giacchino because he purchased it with his efforts. She leaves 10 ducats for masses in her memory for the space of 1 year. She also wants Giacchino to use 25 carlini of masses from the lands at the Terrate. Silvio and Bernardo must celebrate 25 carlini of masses, and discount them from the vineyard at the Massavetera. And D. Giuseppe Antonio has left 5 ducats for the same purpose. The lands at the Campuli should be divided between Silvio, Bernardo and Giacchino, except Luigi who has already taken his portion over the land at Palazzi. The executor of the will is the Rev. D. Costantino CAPPARELLI, who will receive the money for masses from Giacchino. She leaves Maria her daughter the new cape, and the long undergown, Anna who is Maria's daughter receives the shirt, Costanza her daughter in law receives a shirt, and Marta the wife of Silvio also receives a shirt. Witnesses to this will are M.co Vincenzo CAPPARELLI, Regio Giudice a Contratto, D. Benedetto BUONO, Berardino CAPPARELLI, Giovanni ESPOSITO, Giuseppe BUONO DI DIMITRI, Vincenzo BUONO PALLACCIO, Antonio BUONO D'ANDREA, Andrea BUONO D'IGNAZIO. [Link to the Raimondo family genealogy site]
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1791; ff. 8-9 (13 February 1791). Giuseppe CAPPARELLI D'AURILIO, in his house located on the Contrada della Piazza, names as his universal heir his wife Domenica MELE. Upon her death, the inheritance must be divided between his children Vincenzo and Giovanna in equal parts. He states that his daughter Rosa has already received all her dowry, and she should not ask for anything else. His daughter Dorotea must receive six ducats still left in her dowry. He also states that the Reverend D. Costantino cannot leave his Sacred Patrimony to whomever he pleases, but he must upon his own death leave it to benefit his brother, and his sister Giovanna. [Link to the Pace-Bellusci family genealogy page]
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Angelo RAIMONDO; 1792; f. 36-37 (23 August 1792). Testament of Teresa RAIMONDI. Her heir is her husband Giacomo CAPPARELLI D'ANTONIO, and after his death, she names as heirs the children procreated by the deceased D. Giuseppe Antonio RAIMONDO. She leaves to Antonio and Francesco Maria CAPPARELLI, children of her step son Giuseppe CAPPARELLI the mulberries ["celsi"] inside the plot Sotto la Croce [Under the Cross, pl. name]. She leaves to Ursula BONA the wife of said Giuseppe a shawl. She leaves 20 ducats for masses in her memory. [Link to the Raimondo family genealogy site]
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1795; f. 25-26 (28 Aprile 1795) Donazione fatta da Carmina CILIBERTO a Romano MAGNELLI di Porcile= Estratto: Carmina CILIBERTO del casale di Porcile, qual figlia ed erede dei deceduti Giannandrea CILIBERTO, e Lucrezia FRAGOLITO, dona a suo marito liberamente "una casa matta, sita e posta dentro lo riferito Casale di Porcile sua Padria, e propriamente nella contrada ove si dice vuolgarm[ent]e sopra la Chiesa Madrice, che confina la casa di Carluccio CILIBERTO, ed atri fini sevene sono dippiù una vigna sita, e posta nel Tenim[ent]o, e ristretto di Porcile e proprio nella Contrada ove dicesi il Feudo, attacata questa colla vig[n]a di Basile DI PACE, ed altri fini col solito peso in g[ra]no all' un[iversi]tà di Porcile, quali beni sono giusto quelli, che all' istessa Carmina le pervennero dell'asse ereditario delli defonti suoi genitori, come dalle scritture che asserisce ella di avere, ...e comeche la predetta Carmina da che è pervenuto in potere di d[ett]o suo marito Romano pres[ent]e, sempre quasi è stata bersagliata da un male cronico, come al presente già si vede, ed è notorio à tutta la sua copulaz[ion]e, tanto vero, che quando si è unito in madrim[onio] con lo riferito suo marito, mai ha potuto proccacoiare il puro vitto, ò fare le funzioni della propria casa, come richiedeva la sua obligazione, e dovere, a quali motivi, e cause ha dovuto egli il povero suo Marito badare al tutto, si p[er] la Campagna, come nella Casa, anzi con tutta attenzione fedeltà, ed amore, asserisce ella, che l'ave avuto una cura particolare, sicche p[er] tali motivi, mosso la medema a compassione de suoi affetti, e delle benevolenze pratticate verso la stessa, e p[er] tutti li disapore, ed incomodi sofferto, e che tuttavia soffrisce, e p[er] altre giuste cause degnamente la sua morte morentino, ... delibera, e dispone di fare donazione irrevocabile trà vivi in quanto all'usuf[rutt]o di d[ett]a Casa, e vigna al pred[ett]o suo marito Romano MAGNELLI pres[ent]e sua vita durante, [...] anche se si colocasse nuovam[ent]e in madrim[onio], seguita poi la sua morte, e due ora p[ri]ma l'usuf[rutt]o sud[dett]o consolidato colla proprieta di detti due corpi stabili abb[ia]no, e debbiano ricadere al suo fratello Carluccio CILIBERTO a poter lo stesso disponere ad sui libitum, e con linfras[crit]ti patti, e condiz[ion]i, però da osservarsino da d[ett]o suo Marito inviolabilm[ent]e, senza la minima contradiz[ion]e-"... Suo marito deve celebrare docati 10 di messe, o cantate o lette, all' arbitrio di suo marito, "solo nel giorno del funerale, due devono essere cantate, e tale messe si devono celebrare trà lo spazio di Anni quattro, e li sud[dett]i docati dieci di messe, che farà celebrare esso Romano, q[ues]ti si devono dallo stesso ripetere sopra la descritta Casa à conto di tal incarico, a qual effetto resta ippotecata la sud[dett]a Casa di poter ripetere d[ett]o suo marito, quel tanto adempì di legato- d[ett]a donataria, giacche cosi alla medema le piace, essendo ella la dispositrice de suoi averi, come pure incarica, che seguito la morte di esso Romano, sia costui nell' obligo di far consignare a Rosa CILIBERTO una botte vuota, e ciò le lascia, p[er] affetto, ed amore che le porta. [Collegamento alla pagina di Maurizio Re]
Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; anno 1796; f. f. 3-4 (23 Gennaio 1796) Capitoli matrimoniali tra Francesco DI PACE Salinaro, e Teresa MARCOVICCHIO Estratto: Costantino MARCOVICCHIO di Porcile, in nome, e per parte di sua figlia Teresa MARCOVICCHIO, vergine in capillis, dalla prima parte= E Francesco PACE Salinaro anche di Porcile, dalla seconda parte. Le due parti hanno deciso contrarre matrimonio. Costantino le promette a Catarina in dote, la somma di docati cinquanta cinque di contanti, da consegnarseli fra tre anni, e mezzo, numerando dal giorno dello sposalizio. In più le promette i seguenti "pannamenti, a quattro a quattro secondo l'uso Albanesisco, oltre della gonnella grande, che serve p[er] lo sposalizio, se anche li vestiti usati, che tiene presentem[ent]e d[ett]a sposa," da consegnarli subito il giorno dopo il matrimonio. Se la futura sposa morisse senza eredi, o con eredi che non arrivassero all'eta' di sette anni, la dote deve essere restituita a Costantino. Testimoni: "Mag[nifi]co Joanne Antonio BLUMETTI, Reg[i]o Jud[ic]e a Con[tract]us Frascineti= Fran[ces]co FERRARI= D. Gianvincenzo PACE di Porcile= Dr. Fis[i]co D. Giannandrea FRASCINO= R[everen]do D. Gius[epp]e Ant[oni]o FRASCINO= Fran[cesco] TOCCIO= di Frascineto" Versión en español (Ver resumen del original arriba.) Costantino MARCHOVICCHIO de Porcile, a nombre, y por parte de su hija Teresa MARCOVICCHIO, soltera, de la primera parte= Y Francesco PACE Salinaro también de Porcile, de la segunda parte. Las dos partes han decidido contraer matrimonio. Costantino le promete a Caterina en dote, la suma de 50 ducados en efectivo, a pagárselos dentro de tres años y medio, iniciando la cuenta el día del casamiento. Además le promete la siguiente "ropa, de a cuatro, según la costumbre Albanesa, en adición a la falda grande [o sea el vestido tradicional], que sirve para el casamiento, como así también los vestidos usados, que tiene al presente dicha esposa," el todo a pasar a manos del marido el día después del matrimonio. Si la futura esposa falleciera sin hijos, o con hijos que no llegaran a la edad de 7 años, toda la dote va de vuelta a Costantino. [De vuelta a la página de Juan José Rimoli.]
Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1796; f. 46 verso (13 Marzo 1796) Contratto di matrimonio tra Andrea FRASCINO e Domenica MORTATI di Civita. Dalla prima parte, è comparso in Frascineto Francesco CAMPANELLA di Frascineto, per se stesso e per parte di suo figlio Andrea FRASCINO. Dalla seconda parte, è comparsa Margarita SOLDATO vedova di Angelo MORTATO, per se stessa e per parte di sua figlia Domenica MORTATO. Le due parti hanno convenuto che Andrea e Domenica si sposeranno. Margarita SOLDATO promette come dote, 60 ducati in contanti, da consegnarsi 3 giorni prima "da quando succederà l'affido." Promette anche "li panamenti [los artículos de la dote] all'uso dell'Albanesi a sei a sei [6 de c/uno] secondo la consuetudine guarniti, e questi consignarli nel giorno della solennità"... Maria inoltre ha altri 26 ducati, che gli aveva lasciato suo marito, dai quali la porzione di Domenica, dopo la morte di Maria, sarà 13 ducati. Le altre sorelle di Domenica hanno avuto la loro porzione mentre il marito era ancora vivo. Se essa Domenica morisse senza figli, o con figli che non raggiungano sette anni di età, Andrea deve restituire tutta la dote. [De vuelta a la página de Raúl Palazzo.]
Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1796; f. 76-77 (18 Dicembre 1796) Capitoli matrimoniali trà Carlo CILIBERTO, ed Elena MORTATO di Porcile = Estratto: Catarina LAURITO vedova /Jure Romano vivente/ del fu Giambattista MORTATO, e Giovanni MORTATO ambidue del Casale di Porcile, ed oggi in questa terra di Frascineto, Madre la prima, figlio il secondo, aggono dalla prima parte, e per parte di Elena MORTATO, figlia, e sorella; e Carlo CILIBERTO anche di Porcile, dalla seconda parte. Il matrimonio si celebrerà fra pochi giorni, e Catarina promette come dote 50 ducati contanti, quale somma Carlo deve prenderla sopra la vigna grande, che si possiede al Monte, e se l'importo della medesima non arrivasse alla detta promessa, abbia la facoltà di ricorrere sopra l'altra vigna, che esiste anche nel Monte. La detta somma sarà consegnata fra 4 anni, principiando dal giorno del matrimonio. Altrimenti Carlo ha la facoltà di ricorrere all'altra robba del fu Giambattista MORTATI, padre di detta Elena. Più gli promettono i seguenti paramenti, cioè uno sproviero [coperta] nuovo di lino, un saccone [matterasso], lenzuoli usati n.o 3, coverte n.o 3 usate, un'Avantiletto usato, 3 cortini, tovaglie, e serviutti braccia 12, 4 camisci di donna nuove, ed altra usata, l'usinale, e tocca, 4 fornenti, rame libre 12 usato, una gonella nuova guarnita, una camisciola, ed altra usata, due casci nuove, e tali paramenti si devono consegnare nel giorno dell'affido. Morendo la sposa senza eredi, o con eredi che non aggiungano gli anni 7, Carlo dovrà restituire la dote alla famiglia della sposa. Testimoni: Il Magnifico Mercurio BELLUSCIO Regio Giudice a contratto di Frascineto= Annibale FRASCINO= Beniamino FRASCINO= Alessandro FRASCINO= Serafino FERRARI= Francesco BRAILE= Vedi un'altro documento che nomina Catarina LAURITO Torna alla pagina di Maurizio Re
Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1797; f. 52 recto (25 Luglio 1797) Contratto di matrimonio tra Angelo BRAILE e Maria FRASCINO Dalla prima parte, è comparso in Frascineto Francesco FRASCINO alias CAMPANELLA di Frascineto, per se stesso e in nome di sua figlia Maria FRASCINO. Dalla seconda parte, è comparso Tomaso BRAILE di Porcile, per se e in nome di suo figlio Angelo BRAILE. Le due parti hanno convenuto che Angelo e Maria si sposeranno. Francesco FRASCINO promette come dote, 70 ducati da consegnarsi fra lo spazio di 4 anni "da quando succederà l'affido." In più, Francesco promette "li panamenti [los artículos de la dote] a sei a sei [6 de c/uno] secondo l'uso, e consuetudine della Padria [Patria] cioè la gonnella grande, che serve per lo sposalizio, e detti panamenti si devono consegnare nel giorno che succederà la solennità"... Se essa Maria morisse senza figli, o con figli sotto i sette anni di età, Angelo deve restituire tutta la dote. "Viceversa esso Tomaso BRAILE padre del suddetto Angelo in caso lo voglia dividere di sua volontà in tal motivo, e causa, sia tenuto di consignarle il numero di quaranta capre, una casa, e tutto il necessario utinsilio, se però l'Angelo si volesse dividere pro di suo capriccio non sia tenuto esso Tomaso di dare cosa alcuna, ma seguito sarà la sua morte, e questa di sua moglie Soffia FERRARI, sia tenuto avere uguale parte col Grisostomo,"... [De vuelta a la página de Raúl Palazzo.]
Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1802; f. 11 (19 Gennaio 1802) Acuerdo de matrimonio entre Pietrantonio ALFANO, y Anna GUARAGNA di Francescantonio. Se presentaron ante el notario en Frascineto Francescantonio GUARAGNA de Frascineto, por sí mismo, sus sucesores, y también en nombre y por parte de su hija Anna, de la primera parte = y Pietrantonio ALFANO también de Frascineto, por sí mismo, de la segunda parte. Pietrantonio y Anna se van a casar por Iglesia en el futuro cuando sea conveniente para ambas partes. Francesco Antonio padre de Anna, promete en dote la suma de treinta ducados en efectivo, dentro del espacio de cinco años, comenzando desde el día de la boda, y si el sudicho Francescantonio no pagara, se puede invocar este documento. Como parte del ajuar, le da tres camisas de mujer, tres fornenti, dos camisones, dos faldas, un par de sábanas, dos frazadas, una alfombrita para la cama, dos almohadones [almohadas], un acolchado de lino nuevo, Cobre siete libras, ocho brazos de tela de mantel, y servilletas, un baúl, un galón (?), todo el día de la boda. Muriendo la nombrada Anna sin prole, o si sus hijos no llegaran a la edad de siete años cumplidos, la dote se le debe restituir a la familia de la esposa. Presentes el Magnífico Mercurio BELLUSCIO Real Juez a Contrato de Frascineto Cristoforo FAZIO Annibale FRASCINO Don Alessandro FRASCINO Nicola PISARRI Gennaro FRASCINO Lazzaro Testigos de la Tierra de Frascineto [De vuelta a la página de Alicia Malladas]
Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1802; f. 16 verso (7 Febbraio 1802) Capitoli matrimoniali tra Tomaso MONTE e Catarina CARBONE di Frascineto. Constituti dalla prima parte Maria PERRONE, e Gennaro CARBONE, madre e figlio, ambidue di Frascineto, per parte di Catarina CARBONE, figlia di Maria e sorella di Gennaro; e Tomaso MONTE"/Romano/domiciliante in Porcile", dalla seconda parte. Per dote, Maria e Gennaro promettono "l'intiera casa matta, ove al presente abitano essi promissori tale quale esiste, eccetto di quel poco mobile che si attrova, e detta casa si deve consignare seguito sarà la morte di detta Maria, e se accaso in detto tempo esso il Gennaro voglia di suo conto detta casa, sia nell'obligo di stimarla, e consignarne il valore di essa al suddetto sposo subito, perche così convenuti - Dippiù le promettono li seguenti panamenti [artículos de la dote], un paio di vestiti nuovi, e quelli pare, che tiene adesso presentemente, due coppole, tre camisci due nuove, ed una usata, tre coverte come si attrovano [trovano/como están], un coscino [almohada], il saccone [colchón], quali parimente consegnarli devono nel giorno, che succede l'affido"... Se Caterina morisse senza figli, o con figli minori di sette anni, la dote si deve riconsegnarla alla sua famiglia. Testimoni: Magnifico Mercurio BELLUSCIO Regio Giudice a Contratto per la Terra di Frascineto, Pietrantonio PARAPUGNA, Angelo DI PACE, Antonio GROPPA. [De vuelta a la página de Livio Ferrari]
Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1802; f. 25 verso (12 Marzo 1802) Testamento nuncupativo di Tomaso BRAILE di Porcile. Raccomanda la sua anima a Iddio, ecc. Costituisce suoi eredi universali e particolari "li suoi cari figli nomati Grisostomo, e Angelo BRAILE a dover ugualmente dividere l'asse ereditario di detto Testatore, si di stabili, che mobili, ed ogni altro, che appartiene alla sua eredità, con questa legge, e patto, che durante la vita di sua moglie Sofia FERRARI, questa la dichiara erede usufruttuaria di tutto l'asse ereditario, sempre che osservi la vedoviltà,"... "Item asserisce esso Testatore d'aver collocato in matrimonio le due Figlie nomate Margherita, e Giulia, alla prima le promise docati 60 doti, ed alla 2.a docati 50 quale doti vuole, che le siano subito consignati" La dote di Margherita ancora non è stata completamente consegnata, e mancano "una copola, e l'altra una copola, l'usinale, ed il velo." Desidera che si celebrino docati 30 di messe "metà cantate, e metà lette, e queste a grana 13 l'una, e la soddisfazione si faccia per tutto la raccolta ventura, e altri docati cinque possa sopra la detta eredità lasciarli essa Sofia, per la sua Anima, e questa è la sua volontà..." Testimoni: Magnifico Mercurio BELLUSCIO Regio Giudice della Terra di Frascineto = Costantino BLAJOTTA, Vincenzo RIMOLA, Andrea SCORNAVACCA, Domenico BLAJOTTA, Francesco DI GESU, Domenico DI PACE, Giuseppe MAURO [De vuelta a la página de Raúl Palazzo.]
Vedi Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1805; f. 5 recto (2 Gennaio 1805) Capitoli matrimoniali tra Gennaro RINALDI e Veronica SPATA di Frascineto. Constituti dalla prima parte Pietrantonio SPATA, per parte di Veronica SPATA sua figlia, qual vergine in cappillis; e Francesco RINALDI, pur anche di Frascineto, per parte di suo figlio Genaro (sic) RINALDI qui presente, dalla seconda parte. Pietrantonio le promette in dote "per porzione materna e paterna per legittima ed ogni altro che alla sopra potrebbe spettare... docati 60 da sodisfare fra lo spazio di anni 3, ...[e] li seguenti panamenti, cioe camisci di donna numero 5 nuove, gonnelle di Fiandina numero 3 all'uso, Coppole ordinarie n. 5, 2 camisciole una nuova, e l'altra usata, un giuppone [alb. xhypun=bolero, chaleco], l'usinale, Tocca, e velo," che saranno consegnati il giorno dello sposalizio. Se Veronica morisse senza figli, o con figli che non raggiungessero all'età di sette anni, la dote si deve riconsegnare alla sua famiglia. [De vuelta a la página de Raúl Palazzo.]
Archivio di Stato di Castrovillari; Notaio Ferdinando FRASCINO di Frascineto; 1805; f. 107-108 (3 Agosto 1805) Capitoli matrimoniali Catarina DI PACE, e Vincenzo MAGNELLI Estratto: Demetrio PACE di Frascineto, in nome, e per parte di sua figlia Catarina DI PACE vergine in capillis, dalla prima parte. E Vincenzo MAGNELLI di Porcile, oggi in questa Terra di Frascineto, dalla seconda parte. Le due parti hanno deciso contrarre matrimonio. Demetrio le promette a Catarina in dote, la somma di docati venti di contanti, da consegnarseli fra sei anni, numerando dal giorno dello sposalizio. In più le promette i seguenti "panamenti": "tre camiscie di donna nuove=due coppole e due fornenti=due gonelle una nuova, l'altra usata=una camisciola di Fiandina=un pajo di Fioquogli d'oro, quali beni deve esso promissore consignarli subito, che si effettuirà il sposalizio"... Se la futura sposa morisse senza eredi, o con eredi che non arrivassero all'età di sette anni, la dote deve essere restituita a Demetrio. Testimoni: Marsio LUCI, Mercurio BELLUSCI Regio Giudice a Contratto. [De vuelta a la página de Alicia Malladas.]
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